Lions Club di Acireale, ora come sempre a tutela dell’ambiente

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Ieri, nella sala Convegni del Credito Siciliano di Acireale,  un pubblico numeroso e attento ha seguito i lavori dell’incontro organizzato dal Lions Club Acireale sullo spinoso tema della tutela dall’inquinamento delle acque del comprensorio acese. Il ruolo di moderatore dei lavori è stato svolto dal giornalista Nino Milazzo. Presente il Vice Governatore del Distretto Lions 108Yb (che comprende i clubs dell’isola), dott. Antonio Pogliese. Obiettivo del Club – come dichiarato dal Presidente Salvatore Leonardi, che ha aperto i lavori – era quello di offrire una sede “neutrale” per la libera e aperta discussione di un argomento di interesse generale, qual è certamente quello dello smaltimento e dello scarico delle acque reflue della città, che interessa tutti, per i timori che suscita per il suo possibile impatto negativo sull’ambiente e sul nostro patrimonio naturalistico.

All’insegna della concretezza l’impostazione dell’incontro, illustrata dal dott. Pietro Currò. Nella prima parte, il tema è stato illustrato nei suoi aspetti tecnici. Il Capo dell’Ufficio Tecnico Comunale, ing. Giovanni Barbagallo, ha illustrato il progetto dell’Amministrazione, che prevede la realizzazione di un impianto per il trattamento dei reflui (di Acireale e di altri 10 Comuni vicini) in contrada Rocca Volano (a sud di Santa Maria delle Grazie) e lo scarico delle acque depurate al largo di Capo Mulini. E’ toccato all’ing. Salvatore Alecci illustrare una diversa soluzione, che prevede invece il trasferimento dei reflui – per il trattamento e il riuso – all’impianto di Pantano d’Arci (Catania), dove è già previsto che confluiscano – tra gli altri –  i reflui del Comune di Aci Castello. In premessa, è stato chiarito (dall’ing. Giovanni Saitta) che è comunque necessario provvedere al più presto, in modo da colmare il ritardo accumulato nei confronti delle prescrizioni di legge, con particolare riferimento alle norme U.E., rispetto alle quali sussistono già gli estremi per il  sanzionamento.

Nella seconda parte dell’incontro si è dato spazio al dibattito politico, che ha ripreso e arricchito le varie problematiche messe in evidenza dai “tecnici”. Assente il sindaco per ragioni di salute, hanno preso la parola i capigruppo dei gruppi presenti in Consiglio Comunale: Marcello Monaco (PDL), Gioacchino Ferlito (FLI), Rosario Raneri (MPA) Giuseppe Cicala (PD), Mario Pavone (IPA), e Giuseppe Torrisi (gruppo misto). Ha preso la parola anche l’on. Basilio Catanoso.

Gli interventi, di taglio differenziato, hanno evidenziato i vari aspetti del problema: sotto i profili dell’impatto ambientale, dei vincoli funzionalità e di costo. Si è parlato anche di una ulteriore proposta che prevedeva la realizzazione di un impianto di depurazione e riuso delle acque reflue in Contrada Femminamorta (Giarre). E’ stato evidenziato il rischio che i fondi pubblici destinati alla realizzazione delle opere e non ancora utilizzati ci vengano sottratti. Si è anche detto che la rilevanza del problema avrebbe richiesto che sul progetto fatto proprio dall’Amministrazione si pervenisse ad un consenso più ampio di quello registrato in Consiglio comunale (il progetto è stato approvato con 15 voti favorevoli e 14 contrari), sulla base di un maggiore approfondimento dei profili tecnici e delle varie opzioni possibili.

Per ragioni di tempo, il numero e l’estensione degli interventi in programma non ha consentito una prosecuzione del dibattito con altri interventi di replica. Nino Milazzo ha chiuso così il dibattito con un suo contributo personale, ricordando la tradizione di impegno a difesa dell’ambiente che ha caratterizzato il Club di Acireale fin dai suoi primi anni di vita (richiamando anche esplicitamente la difesa della Timpa da un tentativo di “cementificazione”). La conclusione di Milazzo – che il problema merita di essere ancora discusso e approfondito – è stata fatta propria dal Vice Governatore, dott. Antonio Pogliese, che ha rivendicato per il Lions e per l’associazionismo un ruolo incisivo di stimolo nei confronti della classe politico-amministrativa: ruolo reso oggi particolarmente necessario dalla crisi sociale e politica, che richiede alla società civile l’assunzione di una maggiore responsabilità per la realizzazione di una democrazia più matura e partecipata.

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