Lo scaffale / Il libro di don Rapisarda: le vicissitudini di zia Francesca, emigrata in Canada

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Giambattista Rapisarda, Dalla Sicilia al Canada, Storia di Francesca emigrata, edizioni Arianna

Vibrante racconto della vita travagliata e nello stesso tempo straordinaria di una donna siciliana, Francesca, appartenente ad una famiglia di cinque figli, di cui quattro emigranti. Sostenuta da una forte fede in Dio, nel dopoguerra degli anni Cinquanta, affronta, con due figli di otto e cinque anni,corretto Dalla Sicilia al Canada (431 x 622) Felicia e Giambattista, l’emigrazione da Riposto e dall’Etna, al Canada, dove già da qualche anno il marito, il cugino Francesco, amore contrastato, conclusosi con la classica “fuitina”, ha trovato lavoro in una società ferroviaria della fredda regione British Columbia.

Francesca e i due figli
Francesca e i due figli

Sorprendente la storia del viaggio sulla motonave “Argentina” nel pieno dell’inverno, senza una comoda cabina, con dieci dollari donatile dalla sorella emigrata negli USA: sbarco al porto di Halifax, la vigilia di Natale 1951. Il treno la porta alla meta prefissata, all’incontro ardentemente desiderato con il marito, alle peripezie della convivenza con famiglie di emigrati, a Nelson. Determinata la personalità di questa “eroina”, capace di “leggere” il piano della Provvidenza, in suo favore. Con coraggio riesce a salire l’erta scalata sociale, mirando alla dignità della famiglia: il marito, al primo aggiunge un secondo lavoro di macellaio e lei sarà una provetta sarta.

Singolari situazioni agevolano i due coniugi nella ricerca del benessere e nel conseguimento della felicità, a ritmo sostenuto e inarrestabile fino alla celebrazione del 50° di matrimonio.

Interessante l’intervista che Francesca rilascia al nipote – ovvero l’autore –sulle sue esperienze, soprattutto per il linguaggio impastato di colorito dialetto siciliano, allo stato puro.

Incisiva prefazione di Marinella Fiume. Suggestive fotografie d’epoca. Copertina originale.

Empatica postilla di don Giambattista Rapisarda su donare speranza a “quanti soffrono il dramma della mancanza di lavoro e dell’emigrazione”.

                             Anna Bella

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