Da secoli sono presenti nel nostro territorio, da quel 1743 quando iniziarono ad impegnarsi a favore degli ultimi, come san Camillo de Lellis insegna. E’ l’Ordine dei fratelli camilliani, amati a apprezzati per il loro impegno costante e sincero, per il loro operato fatto di semplicità, dedizione e sorriso. E quest’anno, ricorre proprio il IV centenario dalla morte del santo di Bucchianico, compatrono di Acireale, e si apre così in tutto il mondo l’anno giubilare che culminerà il 14 luglio del 2014 con la conclusione delle manifestazioni. Anche nella diocesi di Acireale è stato costituito da fratel Carlo Mangione, responsabile superiore della Comunità camilliana Acireale – Mangano, il comitato apposito che seguirà lo svolgersi della manifestazione. A tal proposito il messaggio del vescovo della diocesi di Acireale, monsignor Antonino Raspanti che, ricordando il protettore dei malati e degli infermi così, tra l’altro, scrive: “(…) Quella della malattia e, in generale della sofferenza umana, è una dimensione che tocca, prima o poi, l’esistenza di ogni persona. E’ una realtà, questa, che interroga particolarmente la fede del credente, stimolando alla carità operosa in una prospettiva di evangelica speranza. Anche nella nostra Chiesa Diocesana assistiamo quotidianamente all’opera – visibile e silenziosa – di uomini e donne dedite al volontariato, alla condivisione e al sostegno materiale e spirituale di quanti vivono la stagione della malattia e della prova. Tramite questi volontari e apostoli di misericordia si attua così una forma di evangelizzazione senza predica, ma che porta Cristo attraverso l’amore. (…)”. Vicino a chi soffre, quindi, in vari modi e in situazioni, facendo divenire negli anni i camilliani un punto di riferimento non solo per il nostro territorio, ma anche per chi vive fuori ed è qui ospitato, come per esempio la Tenda san Camillo di Mangano, di cui quest’anno ricorre il ventesimo anniversario dalla fondazione e per tale occasione, sarà proprio il Vescovo Raspanti a celebrare giorno 12 giugno in loco la messa, in visita per la prima volta alla Tenda stessa. Tenda che accoglie i malati di Aids, malati abbandonati, rifiutati persino dai familiari e diretta da fratel Leonardo Grasso. E, ancora, il Centro di prima accoglienza Casa sollievo san Camillo, sito in via Monsignor Genuardi, dove i camilliani affiancati dai numerosi volontari, provvedono ai bisognosi nel massimo rispetto della dignità umana, offrendo loro, tra l’altro, il servizio della mensa, del servizio docce e del cambio biancheria. All’interno di esso opera anche il Centro ascolto che provvede all’individuazione del bisogno reale e delle cause che lo determinano operando in rete con organismi ecclesiali e civili. Ma sono presenti anche nell’ospedale santa Marta e santa Venera di Acireale, nell’ufficio diocesano della pastorale della salute, nell’istituto pedagogico Giovanni XXIII e, per finire, particolarmente cara alla comunità dei camilliani acesi, è la Casa Speranza Viviana Lisi di Riposto. Tutto questo coronato dai momenti di celebrazione e preghiera che si svolgono nella splendida chiesa di san Camillo.
Rita Caramma