Ancora oggi quando ci si addentra nel campo della malattia mentale lo si fa con paura e timore, parlarne rimane un tabù e troppo spesso non gli si da il giusto peso. Il Disagio Psichico è una condizione che da sempre è stata presente nelle società anche se con volti differenti legati ai particolari periodi storici, che hanno portato, ogni volta, ad un ri-orientamento della pratica clinica stessa. Malgrado non sia stato facile riconoscerla, in quanto dimensione astratta ed imponderabile ma, allo stesso tempo, materialmente incidente nella realtà. Ecco che allora, in quest’alveo di mistero ed inconoscibilità, nell’antichità si attribuiva l’origine di certi disturbi e manifestazioni a spiriti maligni e forze sovrannaturali.
Si dovrà aspettare l’epoca di Galeno per incominciare a discriminare i disturbi psichici dalla possessione demoniaca, e a prendere in considerazione spiegazioni di tipo scientifico, accettate pian piano anche dai padri della Chiesa. Anche Ippocrate si sgancia dalla sfera del soprannaturale. Tuttavia, nella sua rigorosa concezione medica, l’origine di tutto è da ricondurre ad un “problema organico”, individuabile nel “corpo” dell’individuo. Solo con Freud e con la sua visione psicoanalitica si assiste ad un’uscita dell’origine della malattia mentale dall’ambito meramente somatico. Questo ha permesso di accettare finalmente la presenza di processi psichici (molti dei quali inconsci). Questi anche se non direttamente individuabili né chiaramente visibili (se non nella loro manifestazione sintomatologica), sono la causa di diverse condizioni patologiche. Condizioni che colpiscono la sfera affettiva, cognitiva, comportamentale e relazionale del soggetto in modo disadattivo, tanto da causargli una sofferenza personale ed una compromissione della qualità di vita.
Malattia mentale / L’ignoto che fa paura
Sebbene l’essere umano abbia un organismo regolato da leggi biologiche, egli sembra via via aver ritenuto di non essere esclusivamente coincidente con esso. Sono stati altresì rilevati tutta una serie di accadimenti che non hanno nulla di tangibile, ma che contribuiscono allo stato globale di benessere o malessere dell’individuo. Una dimensione che “va oltre” la consistenza reale, che eccede l’organismo naturale, ma che lo supporta ed è un suo pari. “Ecco perché della dimensione psichica bisognerebbe prendersene cura al pari del corpo!”. Inoltre stigma ancora oggi presente nei confronti dei soggetti con disturbi mentali rende tutto questo ancora più difficoltoso. Spesso rappresenta un ostacolo anche nel percorso di accesso ai servizi di salute mentale, compromettendo così i possibili percorsi di cura.
Chi riceve una diagnosi di disturbi mentali spesso sperimenta vergogna, esclusione ed emarginazione. Un peso aggiuntivo da sopportare oltre a quello della malattia stessa. La qualità di vita non dipende così solo dalla gravità del disturbo. Ma anche e soprattutto dal grado di accettazione e dal livello di discriminazione che vengono vissuti sia in famiglia che nel più generale contesto sociale. Il fondamento dello stigma sociale è da ritrovare principalmente nella mancanza di informazione, conoscenza e comprensione della malattia mentale. Ma anche nella paura dell’ignoto e del diverso da sé, che sembrano creare un invalicabile muro tra la propria persona e il malato psichico. Quest’ultimo è considerato, a causa di tutta una serie di pregiudizi storici ma senza fondamenti scientifici, incomprensibile, improduttivo, inguaribile ed anche “pericoloso“. In particolare per la presenza di comportamenti bizzarri e devianti dalla norma, caratterizzanti certi quadri clinici.
Malattia Mentale / Abbattere lo stigma per non averne più paura
Abbattere lo stigma per la normalizzazione della malattia mentale significherebbe innanzitutto cominciare ad avvicinarsi in maniera autentica, senza più remore né visioni stereotipate, a quest’ambito che, ad un certo punto, potrebbe fare capolino nell’esistenza di chiunque, in modo da conoscerne realmente le caratteristiche. I pregiudizi, d’altronde, sono proprio dei giudizi emessi in assenza di dati sufficienti e, per questo, considerati errati. Ecco perché la conoscenza corretta di qualsiasi fenomeno è da considerarsi la prima arma vincente nella lotta per l’abbattimento dei pregiudizi e nel superamento dei timori che da tutto ciò possono nascere.
“Il contrario dello stigma è la conoscenza e solo quello che si conosce correttamente smette di fare paura“: quindi ben vengano occasioni ed eventi di informazione e sensibilizzazione su quest’argomento (come ad esempio, la giornata mondiale della Salute Mentale -10 ottobre-), a cui tutti possono e devono prendere parte, in modo da raggiungere una consapevolezza frutto della giusta informazione.
Dott.ssa Pamela Cantarella*
*Psicologa Clinica, Responsabile Settore Comunicazione Pronto Soccorso Psicologico-Italia