Nel Comune di Aci Catena, prossimo alle elezioni previste per il 12 giugno, spicca tra altri quattro candidati uomini la proposta politica di una donna, Margherita Ferro. Già docente di ruolo e Consigliera di parità per la Regione siciliana, si candida al ruolo di sindaco con il motto “Non numeri ma persone”: la sua candidatura per la città del limone verdello punta su sette composite liste.
Aci Catena / Verso le elezioni, il programma di Margherita Ferro
Margherita Ferro, innanzitutto, in base alla gravissima situazione debitoria di Aci Catena, vi è alternativa alla dichiarazione di dissesto? Cosa ne pensa?
Sarebbe una scelta oltremodo dolorosa dichiarare dissesto. Certo, se il mio gruppo sarà eletto, saremo costretti a valutare subito le possibilità e quanto previsto dalla Corte dei Conti. Quindi a sondare ogni alternativa. Mai comunque, come in questo momento, Aci Catena ha sentito il bisogno di una nuova vita politica. E’ arrivato il momento in cui chi prende in mano le sorti della nostra città deve farsi portavoce di nuove idee e regole, proponendo programmi che portino sviluppo, crescita e benessere. Sfido tanti concittadini a non sentirsi più abitanti del “gradino sporco” delle Aci. Bensì, in termini di visione, a lavorare per rendere di nuovo pulsante ed attrattivo quello che Aci Catena è sul piano della sua vocazione storica: il “cuore delle Aci”.
Dobbiamo chiederci come si ponga Aci Catena oggi nel panorama delle Aci. E’ una città sprofondata in termini di vivibilità, di sicurezza e di sostenibilità economica. Tutti fattori che si sommano e che fanno registrare una decrescita nel numero dei residenti, circa 1500 abitanti in meno negli ultimi anni. E’ il momento di tornare ad alzare la testa con orgoglio e sacrificio.
Con quali punti programmatici intende proporsi alla cittadinanza Margherita Ferro? Quali a suo dire le priorità per Aci Catena?
Ho delineato un programma di 10 punti tematici per un progetto di cambiamento e rinascita. In primis parlo di obiettivo sicurezza, prevenzione e controllo del territorio. Quindi di un Piano per Aci Catena Pulita, di Vivibilità e Viabilità, tra ecosostenibilità e transizione energetica. Soprattutto di Capitale umano, da servire e valorizzare tramite politiche giovanili, sport, associazionismo, servizi sociali e volontariato, ricordando l’importanza dell’impatto di genere, visto il mio storico impegno personale in questo senso. Al centro della prossima legislatura sarà fondamentale porre il tema urbanistico per la riqualificazione della città: pensiamo al cimitero, ad esempio. Quindi sarà necessario un piano per la Pubblica amministrazione, senza il supporto alla quale nulla sarà realizzabile. Questi punti sono nevralgici nei confronti di una cittadinanza non fatta di numeri, ma di persone. Che meritano rispetto e massima attenzione.
Può fornirci altri esempi in dettaglio?
Solleciteremo le autorità preposte auspicando un potenziamento delle forze dell’ordine sul territorio. Per soddisfare i continui appelli dei cittadini che chiedono maggiore sicurezza urbana. Implementeremo l’installazione di moderni sistemi di video sorveglianza, assicurando dal centro storico ai quartieri, alle frazioni, un adeguato controllo visivo da remoto. Ammoderneremo le strade principali, oltre che per il collegamento ai paesi limitrofi, anche per favorire lo sviluppo di un polo artigianale e commerciale locale.
Punteremo su una maggiore cura del verde pubblico con il coinvolgimento di ditte esterne per il mantenimento e il decoro del centro città e delle frazioni, ma anche sulla mobilità sostenibile. Poi, oltre ad un rifacimento sostanziale del manto stradale, sarà importante assicurare una costante, periodica manutenzione di marciapiedi e segnaletica orizzontale e verticale. Sempre in chiave di ecosostenibilità, daremo impulso ad uno studio di fattibilità che preveda la realizzazione di piste ciclabili che consentano spostamenti in tutto il territorio. Ponendosi come alternativa alle auto, favorendo la mobilità elettrica di monopattini nonché l’efficientamento energetico in chiave di risparmio e rispetto ambientale.
Lei viene dal mondo della scuola: quali sono, in quest’ottica, le sue proposte?
La sicurezza dei nostri bambini è una priorità assoluta: avvieremo un attento monitoraggio dell’edilizia scolastica, indagini diagnostiche per verificare il grado di vulnerabilità delle strutture, il loro adeguamento antisismico ed efficientamento energetico. Promuoveremo l’associazionismo e il volontariato in termini di supporto a docenti e personale scolastico con la realizzazione di percorsi di legalità ed educazione all’ambiente, ma anche attività sportive, ricreative e di recupero didattico anche in orario extrascolastico.
Vorremmo anche curare il servizio pre e post scuola per venire incontro alle esigenze delle famiglie, se possibile con estensione del tempo pieno nella scuola dell’Infanzia e Primaria, attraverso la missione 4 del PNRR che mira al potenziamento dei servizi educativi. Inoltre, abbiamo in progetto la realizzazione sul nostro territorio di un Istituto Professionale Alberghiero, proposta presentata da un gruppo di cittadini. Considerata la vocazione culinaria, pasticcera e gelatiera del territorio, rappresenterebbe un volano di cultura e sviluppo per i nostri giovani.
Spesso una candidatura genera supposizioni legate ad appartenenze politiche o “gravitazioni” intorno a figure di onorevoli, soprattutto quando, come nel suo caso, vi sono molteplici liste a sostegno. Vi sono per Margherita Ferro al momento partiti o figure di riferimento in questo senso o rivendica una nuova proposta personale per Aci Catena?
Vorrei essere molto chiara, su questo: sarò garante di unità ma deciderò senza cedere a pressioni. Chiunque sceglierà di appoggiare il nostro progetto, non potrà aspettarsi favoritismi, né opportunità egoistiche. I punti delineati sono indirizzi politici sui quali poniamo in essere una candidatura che intende portare a termine un quinquennio di lavoro. Fondato su un programma di cambiamento e riqualificazione per Aci Catena. In quest’ottica, la squadra di assessori chiamata a realizzare il suddetto programma sarà composta da persone in grado di conciliare integrità morale e competenze specifiche. Mantenendo uno stretto legame con le esigenze dell’elettorato.
Ognuno dovrà essere pronto, nel nome del bene comune, a sostenere l’impegno gravoso che abbiamo di fronte. Questo è il nostro programma di lavoro. Con un impegno coraggioso, una presa di coscienza globale e organica a cui la coalizione è chiamata. La fiducia che ci verrà accordata per il mandato politico-amministrativo dovrà restituire alla città il cambiamento prospettato. Garantire l’antica vocazione identitaria di “cuore di Aci” e il rinnovamento di quel patto costituzionale tra Repubblica e cittadini per il quale varrà sempre la pena battersi con orgoglio, libertà e resilienza.
A proposito di resilienza, la grande sfida del prossimo mandato sarà quella dei fondi legati al PNRR: un fallimento nella progettazione o negli adempimenti sarebbe un clamoroso danno alle generazioni future. Come imposterebbe il suo lavoro, in questo senso, anche in termini di sviluppo culturale?
Il piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) poggia su un mix di investimenti e riforme volte a migliorare l’efficienza e la competitività. Mi permetta di ricordare le grandi potenzialità della progettazione del GAL Terre di Aci, società consortile di cui Aci Catena fa parte insieme ai comuni di Acireale, Aci Sant’Antonio, Valverde ed Aci Bonaccorsi, in grado di assicurare qualificata pianificazione, istruzione di bandi e supporto professionale per favorire il finanziamento di opere sul piano ambientale, strutturale, paesaggistico, economico e sociale. In particolare, mi riferisco all valorizzazione dei mestieri e dell’artigianato, incentivando la tradizione di quella che fu “Aci Scarpi”, nome in passato del nostro territorio comunale a nord, proprio per la presenza di calzolai e artigiani della piccola pelle. In questo senso è importante pianificare una Festa degli Artigiani, per gratificare e premiare il lavoro degli artigiani locali.
Ma è necessario per noi sostenere la competitività delle imprese artigianali e delle botteghe storiche. Con progetti di miglioramento dei processi produttivi, della commercializzazione e comunicazione dei prodotti e con la realizzazione di laboratori/incubatori per sostenere nuova artigianalità innovativa e per rendere di nuovo funzionali spazi del patrimonio pubblico. Le imprese artigiane soffrono infatti l’assenza di luoghi adeguati. Pertanto sarà cura della nostra Amministrazione, se premiata alle elezioni, individuare una “zona artigianale”. E’ mia intenzione puntare poi sulla ricostituzione della Fiera franca in zona Reitana, valorizzando prodotti come il Lupino, già riconosciuto come eccellenza locale anche in sede europea.
Così come la creazione di una Fiera di tutte le specialità di agrumi e della biodiversità dell’indotto green di settore. Sempre in tema di eccellenze nostrane, punterei anche sulla presenza di artigiani del gelato, per dare origine alla “Festa del gelato di Aci Catena”. Infine su una Fiera del riuso e riciclo, per favorire una cultura dell’economia circolare.
Come pensa di ristabilire fiducia con un elettorato catenoto che sembra sfiduciato? Come immagina la comunicazione con la cittadinanza in un eventuale mandato?
Con l’obiettivo #OpenAcicatena, il Comune deve tornare ad essere la casa dei cittadini: aperto fisicamente, con orari chiari e reperibili, aperto anche virtualmente tramite un portale adeguatamente aggiornato su comunicazioni, bandi e utilità. Inoltre tramite il bilancio partecipativo i cittadini potranno scegliere, nei termini finanziari presentati, le opere da realizzare. Uno scopo a tal proposito è quello di creare uno Sportello del cittadino, con una reale “apertura” del palazzo ai suoi veri proprietari: i cittadini.