Continua il suo peregrinaggio per il mondo, iniziato il 25 aprile del 2009, l’urna contenente la reliquia proveniente dalla basilica di Maria Ausiliatrice di Torino, in occasione del bicentenario della nascita del “Santo dei giovani”, che si celebrerà nel 2015. L’evento, sostenuto dalla Congregazione dei Salesiani di don Bosco, toccherà tutte le località dove sono o hanno presenziato i salesiani.
Nel mese di novembre la reliquia è giunta in Sicilia e, durante la sua presenza nella Diocesi di Acireale, “visiterà” anche Randazzo, cittadina ove sorse la prima casa salesiana dell’isola, fondata nel 1879 come Collegio San Basilio. La sosta sarà breve ma intensa: l’urna reliquiaria arriverà nella chiesa Madre di Santa Maria alle 13,45, proveniente da Acireale, nella Basilica si svolgerà un momento di preghiera, quindi in processione l’urna verrà accompagnata all’Oratorio salesiano, da dove, dopo un altro momento di preghiera, ripartirà per Calatabiano.
Molto fermento ed emozione vi è nell’animo della comunità randazzese, dove quest’impronta è stata molto incisiva e formativa, chissà se questa visita possa dare uno scossone simboleggiato da un sorriso ed una pacca sulla spalla su ogni giovane, alla vecchia maniera del salesiano, per riferire ai giovani che il Signore ci ama e rinverdire il suo messaggio, che appare molto calzante in un epoca come la nostra, caratterizzata da una crisi tanto economica quanto morale, rivolto all’educazione e formazione dei giovani. Definito “il Santo dei giovani” proprio perché ogni giovane, che frequentava la sua scuola, è stato marchiato nel cuore e nella mente di un ventata di carica spirituale ineliminabile ed in continua innovazione. Don Bosco ad essi ha consacrato la vita, cercò di trovare lavoro a chi non ne avesse e condizioni migliori per chi non possedesse neanche un tetto; il suo oratorio si basava nel promuovere, riscattare l’inserimento nel mondo del lavoro. Inventò un sistema di educazione familiare, fondato su tre valori: ragione- religione- amorevolezza.
Il 31 gennaio del 1958, Pio XII, su proposta del Ministro del Lavoro in Italia, lo ha dichiarato “patrono degli apprendisti italiani”; nel 1907, proclamato venerabile, nel 1929, beato ed infine l’1 aprile del 1939 Santo.
Pertanto come non si può attendere con trepidazione un uomo di così alta umanità ed integrità di cui rimangono i suoi insegnamenti: “ la vita, questo grande dono che Dio ci ha dato, bisogna spenderla, e spenderla bene. La spenderai bene non chiudentoti nell’egoismo, ma aprendoti all’amore, all’impegno per chi è più povero di te”.
Maria Pia Risa