Nella Sicilia orientale, a pochi chilometri da Pachino, si erge l’antico borgo marinaro di Marzamemi, terra di pescatori circondata dalle incantate spiagge dorate e acque cristalline. Bagnata dal Mare Jonio, la piccola contrada è costruita su un livello inferiore a quello del mare. Si compone di due isolotti che dividono “Marzamemi piccola” da “Marzamemi grande”. La piccola è la sede di una villetta privata appartenente alla famiglia Brancati. La grande invece è la principale e si dirama come curva d’entrata tramite un muretto di calcestruzzo, solo recentemente adibito a porticciolo per i turisti.
Marzamemi / Borgo di Sicilia dalla piazza incantata: un po’ di storia
Costruita dagli Arabi intorno all’anno mille, Marzamemi ha una storia molto antica, che ruota quasi tutt’intorno alla pesca. Furono proprio gli Arabi a impiantare l’antica tonnara, centro della lavorazione del tonno, seconda in Sicilia solo a Favignana. Di rilevante importanza, il commercio navale che univa Marzamemi a Genova, per l’esportazione del vino. Intorno al 1630 si insedia la famiglia Villadorata, che comincia a modificarne la struttura fino a renderla così come la vediamo oggi. In particolare, il principe decise di investire sull’attività della pesca e di costruire e potenziare le strutture ad essa dedicate. Nel 1912 fu poi costruito un nuovo stabilimento interamente dedicato alla lavorazione del tonno (salato e successivamente sott’olio).
Marzamemi / Borgo di Sicilia dal nome discusso
L’influenza araba è evidente già dal nome stesso della cittadina. Secondo alcuni questo deriverebbe proprio dall’arabo Marsà al hamen, che significa Baia delle tortore. Nel periodo primaverile, infatti, sono numerosissimi gli stormi che si possono osservare tra i cieli di Marzamemi. Qualcuno però non è d’accordo con questa teoria e crede invece che il nome derivi dall’unione di “Marza”, cioè porto e “Memi”, piccolo: Piccolo Porto. Non c’è una teoria più giusta dell’altra, sono entrambe ritenute valide.
Tra asfalto e pantani
Per raggiungere Marzamemi basta imboccare l’autostrada Messina-Catania e Siracusa-Gela, seguire le indicazioni per Noto, uscire dall’autostrada e percorrere la strada provinciale per Pachino. Nel periodo primaverile, potrete ammirare lungo il percorso i maestosi fenicotteri che si ristorano nelle acque dei numerosi pantani, prosciugati dal caldo estivo. Marzamemi è un borgo pedonale, quindi se deciderete di raggiungerla in auto, dovrete lasciarla in uno dei quattro grandi parcheggi a pagamento davanti gli ingressi principali della località. Nulla vi vieta però di tentare la fortuna alla ricerca dei rari parcheggi gratuiti (e all’ombra!) sparsi per il centro abitato. Armatevi di scarpe comode e protezione solare: la strada è lunga e il sole estivo cocente. Per i più temerari è anche possibile muoversi in bicicletta usufruendo della pista ciclopedonale, ma rimane la possibilità di camping attraverso le apposite aree attrezzate per camper e roulottes.
Gli edifici principali
La parte più suggestiva di Marzamemi è sicuramente il centro storico, concentrato quasi tutto intorno a Piazza Regina Margherita. Ad aprire la strada è la maestosa antica Tonnara Araba, oggi sede di cerimonie e sagre, che si affaccia sulla Balata, uno dei due porticcioli naturali dell’isola (l’altro è la Fossa). Caratterizzata da una piccola piazzetta, è l’ideale per eventi e concerti estivi. Inoltrandosi poi tra i vicoletti si raggiunge la Piazza sulla quale si ergono il Palazzo Villadorata e le due chiese dedicate a San Francesco di Paola, Santo Patrono. L’antica chiesa (la prima sulla destra) e il Palazzo, furono entrambi costruiti nel 1752 dal Principe, mentre la nuova chiesa (sulla sinistra) fu eretta per volere di Papa Pio XI. Tutt’intorno le antiche casette dei pescatori, molte delle quali sono disabitate, risalenti al 1600.
Cosa fare a Marzamemi?
Numerosi sull’isola i luoghi di ristoro: tra ristoranti, fast food e bistrot nei quali gustare deliziose pietanze a base di pesce. Potrete anche acquistare prodotti tipici della Val di Noto nelle antiche “botteghe” Campisi e Adelfio. Se poi avrete voglia di rinfrescarvi, le gelaterie non mancano: tra il famoso Don Peppinu e Il tuo gelato 2, potrete provare gelati e granite artigianali per tutti i gusti, dal più classico pistacchio al più particolare gusto di cioccolato di Modica o ai fichi d’India. È anche possibile fare escursioni in barca sullo Jonio, particolarmente suggestiva la barca a visione subacquea (Excursion Gemini), che vi darà la possibilità di ammirare i resti archeologici lungo il fondale marino. Se poi vi verrà voglia di fare un bagno, avete l’imbarazzo della scelta tra le numerose spiagge: San Lorenzo (al confine con Portopalo), Spiaggia Cavettone, Litorale Spinazza, Baia Granelli.
Rispettosi dell’ambiente
Marzamemi ha detto no all’inquinamento! Sparsi per la cittadina troverete numerosi cartelli che vi invitano a non abbandonare i vostri rifiuti per terra o peggio ancora in mare, ma di gettarli negli appositi contenitori. In una delle entrate principali, troverete un’isola ecologica per la raccolta differenziata. All’interno sarete accolti dal Pesciolino mangia plastica, realizzato dall’associazione “Gruppo Friends”, l’unico pesce che segue una dieta a base di rifiuti.
Mariachiara Caccamo