Mazara del Vallo / Inaugurato il centro “Operatore di pace”, luogo d’incontro tra le due sponde del Mediterraneo

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inaugurazione centro Operatori di pace

Inaugurato a Mazara del Vallo il centro pastorale “Operatori di pace”  posto al secondo piano dell’ex Seminario estivo, oggi sede della Caritas diocesana/Fondazione “San Vito Onlus”.
Il taglio del nastro inaugurale è avvenuto alla presenza del cardinale Mario Grech, attuale segretario generale del Sinodo dei Vescovi. Accompagnato da  Vito Puccio, presidente della Fondazione “San Vito Onlus”, Mimmo Errante, direttore Caritas diocesana e don Leo Di Simone, responsabile del centro pastorale.

«Riferirò al Santo Padre di questa bellissima iniziativa – ha detto il cardinale Mario Grech. E sono più che convinto che per lui sarà un “balsamo”, perché sappiamo dove batte il suo cuore. Stasera mi sento a casa, perché io vengo da Malta. E ascoltando i vostri sogni del Mediterraneo non soltanto li condivido ma anche io cerco di sognare con voi».

Mazara del Vallo centro Operatori di pace
Il centro Operatori di pace

Il centro “Operatori di pace” luogo d’incontro tra le due sponde del Mediterraneo

Accoglienza, integrazioni e inclusione sono gli elementi di raccordo del progetto nato nel 2020. Un dialogo tra identità culturali diverse appartenenti alla ricca area del Mediterraneo in un’ottica di cooperazione e interscambio culturale.
«Si tratta di un progetto che vuole contemplare e privilegiare anzitutto i giovani – ha detto il Vescovo monsignor Angelo Giurdanella. Avviando processi interculturali di scambi e di riflessioni sociali, politiche, economiche, filosofiche, artistiche e religione. Ciò per far diventare il Mediterraneo uno dei luoghi dove sorgono i nuovi discorsi e i nuovi paradigmi dell’umano». locandina inaugurazione centro Operatori di pace
Il progetto, che ha trovato piena realizzazione il 9 giugno,  ha permesso la ristrutturazione dell’immobile di via Santa Casa 41, al cui interno  sono state allestite aule didattiche, un’aula conferenza e un centro ristoro. Nei locali della comune  confluiranno tutte quelle iniziative,  quelle proposte, e quei contenuti atti a creare un punto d’incontro  tra giovani favorendone il  dialogo e la comunicazione.

«L’incontro tra i giovani del territorio e quelli dell’altra sponda del mare nostrum può favorire il sorgere di nuove figure professionali mediterranee esperte in “progettazione dell’umano” secondo lo stile degli operatori di pace», ha puntualizzato don Leo Di Simone.
«Qui si coniugheranno insieme progettazione, ricerca, studio e una fattiva azione caritativa sul territorio attraverso l’ospitalità di giovani immigrati. Con l’attivazione anche di laboratori seminariali annuali e summerschool che coinvolgeranno i giovani in attività di studio interdisciplinari. E in incontri internazionali organizzati in collaborazione con le Università».

                                                                                                                                                Rita Vinciguerra

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