Chi di noi non si sente sempre più travolto dalla frenesia di questa era? Il tempo scorre sempre più velocemente, le incombenze sono mille e sempre più di rado troviamo il tempo per fare quello che ci piace, per dedicarci ai nostri sani hobby! Così non è per un gruppo di medici siciliani che da circa tre anni si sono riuniti in un’associazione ONLUS il cui nome è “Medici in…vena”. Per parlare di tale associazione abbiamo intervistato il presidente, dottor Eugenio Barone.
– Quanto tempo fa è nata l’associazione e soprattutto di cosa si occupa?
“L’associazione è nata più di 3 anni fa da un nucleo di 11 soci costituenti. Siamo tutti medici che amano il proprio mestiere ma che non vogliono accettare di rinunciare alla possibilità di coltivare altre passioni, altri talenti. Così abbiamo pensato di mettere le nostre capacità artistiche, anche queste, al servizio degli altri, allestendo degli spettacoli di beneficenza. Da allora il nostro gruppo si è allargato molto passando da 11 a più di trenta soci. Per far parte dell’associazione non basta essere medici volenterosi, bisogna anche essere capaci. Vengono fatti dei veri e propri provini per selezionare gente competente…non ci piacciono le improvvisazioni, né le magre figure”.
– Ma esattamente di quali capacità artistiche si tratta?
“Su questo spaziamo molto. C’è chi balla, chi canta, chi suona, chi recita… è chiaro che su questo non possiamo essere selettivi, né avrebbe senso esserlo. Gli spettacoli che allestiamo riscuotono un grande successo proprio perché sono un misto di tutto. Abbiamo il momento del varietà, quello della musica rock, quello dello sketch comico, quello dell’operetta, quello della musica lirica, quello del lamenco e così via… non ha idea delle passioni che ho scoperto nei miei amici e colleghi. Parliamo di medici ospedalieri, medici di base, professori universitari ecc…è bello vedere che la routine di un lavoro, splendido ma certamente molto serio, non ci ha appiattiti”.
– Certo. Ma ci parli del risvolto positivo che ha questa iniziativa in termini di beneficenza. A chi vengono devoluti i soldi? Si tratta di volta in volta di organizzazioni diverse o della stessa?
“A partire dal nostro primo spettacolo dal titolo ‘Non solo Ippocrate’ sono state fatte decine di rappresentazioni in tutta la Sicilia, il cui ricavato è stato devoluto di volta in volta a enti diversi. Funziona così: chi ci chiama paga le spese che, inutile dirlo, non mancano mai e tiene l’intero ricavato. Non ci piace maneggiare i soldi nè c’è motivo che siamo noi a farlo. Si decide assieme all’associazione che ci contatta il prezzo del biglietto, che ruota spesso attorno ai 10 euro. Si decide poi, in base alla capienza del teatro e quindi in base al ricavato che si può trarre, che genere di spettacolo fare: spostare 30 persone non è come spostarne 10, per cui si può pensare di ‘rimpicciolire’ lo spettacolo originario. Mi preme sottolineare che è sempre l’Ordine dei medici a fare da tramite tra noi e le associazioni che ci contattano. Da quel famoso ‘Non solo Ippocrate’ del 2011 è stato allestito un secondo spettacolo nel 2012 e stiamo completando l’edizione del 2013”.
Encomiabile l’iniziativa di questi medici…in vena di divertirsi facendo divertive e procurando introiti devoluti per beneficenza!
Annamaria Distefano