Troppa grazia Sant’Antonio! Verrebbe proprio da dire così, per commentare la delibera dell’Amministrazione comunale acese che istituisce i mercatini rionali. Saranno ben 16 infatti (secondo il comunicato stampa del Comune), le aree mercatali che interesseranno sia il centro che la periferia, ed anche le frazioni; nella delibera ne risultano però 17, elencate dalla A alla Q – comprese la J e la K – e chi non ci crede controlli.
Ma al di là del numero, quel che colpisce è pure la varietà di tipologie commerciali che saranno presenti in tali aree, perché non ci saranno solo prodotti ortofrutticoli, ma un po’ di tutto, dall’abbigliamento agli articoli per la casa, dalle calzature agli alimenti per animali, e pure i prodotti alimentari biologici. Sarà diversa, caso per caso, anche la periodicità di svolgimento, perché alcuni mercatini saranno funzionanti tutti i giorni, mentre altri solo un giorno la settimana o una volta al mese. Alcuni di questi, sia per il numero di postazioni previste, sia per la varietà di settori merceologici, potrebbero essere definite delle vere e proprie “mini fiere” di quartiere. In effetti, questa è un’idea che da tempo avevamo in mente anche noi, soprattutto da quando la “fiera del sabato” era stata trasferita in zona Tupparello – praticamente a ridosso di Aciplatani e totalmente decentrata – e cioè di istituire delle altre “fiere” di quartiere, così come già avviene in altre città (anche di medie dimensioni), come nella vicina Catania, dove ogni giorno della settimana c’è una “fiera” in un quartiere diverso (oltre l’arcinota “fera ’o luni”), per non parlare dei mercatini rionali attivi tutti i giorni in città come Roma, Firenze o Milano, dove si vende praticamente di tutto.
Ma torniamo nella nostra città: sette sono le aree individuate in centro e dieci in periferia o nelle frazioni; alcune di queste aree ripropongono luoghi che già in atto ospitano dei mercatini, come piazza Marconi, piazza Agostino Pennisi (vecchia stazione) o la zona di piazza Dante, oppure ancora il piazzale Fernando Cento (lo spiazzo antistante il cimitero), dove ci sono delle bancarelle per la vendita di fiori. Inoltre sei mercatini si svolgeranno tutti i giorni, mentre gli altri, a rotazione, avranno cadenza settimanale, come se si trattasse – dicevamo sopra – di piccole “fiere” settimanali: si comincia il lunedì a Stazzo, poi il martedì a S. Maria Ammalati, il mercoledì a piazza Peppino Impastato (ex piazza Cappuccini lato est), a Pozzillo e a Piano d’Api; il giovedì di nuovo a S. Maria Ammalati, il venerdì a Pennisi e la domenica a Guardia e a piazza Peppino Impastato con prodotti alimentari a chilometro zero (il cosiddetto “mercato del contadino”, già ospitato, fino a qualche mese fa, nell’area Com); inoltre una domenica al mese, dall’altra parte della stessa piazza (quella che continua a chiamarsi piazza Cappuccini), ci sarà un mercatino dedicato ai prodotti alimentari biologici. Viene saltato, come si vede, il sabato, giornata destinata alla tradizionale “fiera” che continua a svolgersi in zona Tupparello.
Quali gli scopi di questa iniziativa, adottata dall’Amministrazione Barbagallo, di concerto con le associazioni di categoria e gli altri organi comunali competenti? “L’istituzione dei mercatini rionali – dichiara l’Amministrazione tramite l’Ufficio Stampa – risponde all’esigenza di vivacizzare quotidianamente il territorio comunale, dare un servizio ai cittadini, regolamentare l’offerta commerciale e contrastare il fenomeno del commercio abusivo.” È stato già indetto il bando per la concessione dei posteggi dei mercatini rionali. Tutti gli interessati avranno tempo fino alla prima settimana di luglio per partecipare. “Raccolte tutte le istanze – ha annunciato il sindaco Barbagallo – verificheremo la risposta del territorio e ovviamente faremo in modo che, avendo dato a tanti la possibilità di lavorare, non ci siano ambulanti fuori dalle aree individuate”.
“È un percorso iniziato nei due anni precedenti con le associazioni di categoria, le commissioni consiliari e il consiglio comunale”, sottolinea l’assessore Antonio Coniglio, che aggiunge: “Al di là di ‘un evento al mese’ vogliamo creare nell’ordinario momenti di aggregazione e anche un servizio al cittadino.”
L’iniziativa dei mercatini rionali è sicuramente una buona occasione di rilancio delle attività economiche di tutta la città ed una opportunità per valorizzare – soprattutto – i quartieri periferici e le frazioni. Adesso si spera che i commercianti rispondano in maniera adeguata e che anche i cittadini possano e sappiano sfruttare a pieno l’opportunità che viene offerta.
Nino De Maria