Acireale ha accolto lo scorso 21 marzo, all’interno del calendario di eventi culturali di “Marzo, mese della cultura”, promosso dall’amministrazione comunale, il giornalista Toni Capuozzo. L’incontro si è svolto nella Sala Cosentini della Biblioteca Zelantea, sita in Via Marchese di San Giuliano.
Il giornalista, scrittore ed inviato di guerra, ha seguito i conflitti dell’ex Jugoslavia, del Medio Oriente, dell’ Afghanistan ed è ex vicedirettore del Tg5. Ha presentato al pubblico il suo ultimo libro “Vite di confine”, edito da Edizioni Biblioteca dell’Immagine.
Il libro del giornalista friulano racconta le vite, le vicende e le storie che hanno attraversato e che si sono intrecciate lungo il confine, ormai inesistente, tra Nova Gorica e Gorizia, che ha demarcato, dalla seconda metà del 1900, la separazione tra l’Italia e l’ex Jugoslavia.
Il mondo slavo, Sarajevo sono stati perni dell’attività giornalistica di Capuozzo e, quello jugoslavo è un confine a lui molto caro. Nel corso della sua carriera da inviato, infatti, lo ha raccontato, documentando gli scenari di guerra nei territori dell’ex Jugoslavia.
Vite di confine racconta una parte della nostra storia
Vite di confine è un racconto di una parte della nostra storia. La sua narrazione si fonda sul rispetto delle identità culturali, religiose e democratiche dei paesi e dei popoli raccontati, il cui confine non è solo fisico, ma anche ideologico. Il libro racconta, infatti, la storia vissuta in prima persona da chi la subisce, gli esuli, i civili, coloro i quali, alla fine, restano. E, dopo qualsiasi guerra, pagano sulla propria pelle il prezzo finale dei conflitti.

Hanno presenziato alla presentazione, l’assessore alla Cultura della città di Acireale, l’avvocato Enzo Di Mauro, e la consigliera comunale, Teresa Pizzo.
>Durante il dibattito, moderato dal giornalista Filippo Romeo, è emersa una particolare attenzione verso l’evoluzione della narrazione giornalistica, in un contesto di iper digitalizzazione ed iper connessione, dove l’informazione, necessariamente, deve cambiare ed adattarsi a nuove esigenze di lettura.
Narrare con chiarezza i conflitti alle generazioni più giovani, si è discusso inoltre, diventa sempre più che fondamentale, per poter aiutare i più giovani ad orientarsi in un mondo in cui è manifesta una netta tensione geo-politica.
“Quando si è giornalisti, lo si resta per sempre”, conclude Toni Capuozzo, a fine conferenza.
Questa iniziativa culturale rientra nel mese della cultura di marzo, per conoscere il programma completo: AcirealeE20 .
Giulia Bella