Messaggio del Rettore dell’Università di Catania alle matricole: “Non lasciatevi rubare il futuro”

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Il prof. Giacomo Pignataro, magnifico Rettore dell'Università di Catania

Quest’anno accademico 2013/2014 inizia con una grande novità. Si schiude uno scenario, che mette al bando i gelidi protocolli, immemore dei vertici, accoglie gli studenti dell’ateneo catanese privilegiando un canale, che coinvolge oramai tutti, “facebook”, una delle piattaforme sociali più popolari.

Il prof. Giacomo Pignataro, magnifico Rettore dell'Università di Catania
Il prof. Giacomo Pignataro, magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Catania

Il videomessaggio è stato registrato nell’Aula Magna di palazzo Fortuna, nel dipartimento di Economia e impresa, dove il rettore, Giacomo Pignataro, si rivolge alle matricole, esordendo così: “Non lasciatevi rubare il futuro”. Ed ancora tiene a precisare come “quest’incontro sia da considerare la prima lezione delle matricole, per augurare buon inizio d’anno a tutti gli studenti di ogni facoltà. Ribadisce l’importanza dell’istruzione, oggi più che mai,  in quanto, sovente, il ruolo del sapere viene ridimensionato, alle volte sottovalutato e in una realtà, come quella che ci circonda, se vi è una via d’uscita, è legata proprio alla conoscenza. È pur vero che si rende necessario rimodellare il nostro sviluppo. Non si ha bisogno di più cemento, ma di una maggiore resistenza dello stesso ai terremoti, di case che non consumino troppa energia, di una economia, insomma, che sappia produrre servizi alla persona. C’è bisogno di innovazione, creatività, ma questa non può mettersi a punto se non vi è formazione, sapere. Pensiamo di possedere una mole inesauribile  di conoscenze sol perché accediamo all’informazione con un semplice click, ma in realtà non è sufficiente la quantità, bensì la qualità.

La sede centrale dell'Università di Catania
La sede centrale dell’Università di Catania

Occorre una lente di ingrandimento, che ci consenta di filtrare il tutto: questo è il compito dell’università, “formare le coscienze critiche”; per usare le parole di Papa Francesco. Lo studio è sacrificio, ma anche dettame interiore, vien fuori dalla fame di sapere, dalla curiosità, dalla passione. Per concludere, il rettore Pignataro ha voluto citare le parole di Gramsci, che sembrano trovare alloggio nella nostra dimensione: “Organizzatevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra forza, agitatevi, avremo bisogno di tutto il nostro entusiasmo, istruitevi, studiate, perché avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza”. 

Maria Pia Risa

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