Mib Italia / Formazione e internazionalizzazione. Parte da Catania la sfida verso nuovi mercati

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Da sin: Costanzo, Schillaci, Baroncelli, Bonaccorsi di Reburdone,Biriaco, Nicosia e Castelli

Invertire la rotta, cambiare il senso di marcia puntando ai mercati internazionali: questo lo spirito che ha portato l’Università Cattolica del Sacro Cuore, l’Associazione degli Industriali e imprese che operano sul territorio siciliano, a unire le forze per aprire un varco al Sud.

Da Milano in direzione Catania – informa un comunicato dell’agenzia I Press – approda il Mib Italia (Master in International Business), uno dei programmi formativi più prestigiosi del panorama nazionale, presentato il 19 gennaio nella sede di Confindustria Catania: «Con grande soddisfazione – ha affermato il presidente Domenico Bonaccorsi Di Reburdone – avviamo un nuovo percorso che punta sull’alta formazione e che parte proprio dal capoluogo etneo: l’Università Cattolica sceglie i nostri giovani talenti, per formarli in maniera mirata, seguendo la strada dell’internazionalizzazione. Niente di più centrato se pensiamo che ad oggi in Sicilia, ad esclusione del petrolio, solo il 30% del prodotto viene esportato».

Da sin: Costanzo, Schillaci, Baroncelli, Bonaccorsi di Reburdone,Biriaco, Nicosia e Castelli
Da sin: Costanzo, Schillaci, Baroncelli, Bonaccorsi di Reburdone,Biriaco, Nicosia e Castelli

«Stavolta la forza propulsiva arriva dal Sud – ha commentato l’economista Elita Schillaci – tutta l’Università italiana deve collaborare per valorizzare i giovani e i talenti del Meridione. Non bisogna più parlare di fuga di cervelli, dobbiamo diventare noi attrattori, calamite naturali di investimenti, progetti, idee e risorse che vengono dall’intera nazione: investimento e innovazione sono le parole chiave di questo straordinario percorso formativo che vede insieme tutti gli attori dell’ecosistema». Il Mib Italia è stato elaborato per rispondere a effettive esigenze delle imprese che operano in Italia, nell’area Centro-Meridionale e in particolare in Sicilia: «Forti dell’esperienza costruita in dodici anni – ha spiegato il direttore del master MIB e del centro di ricerca ICRIM dell’Università Cattolica Alessandro Baroncelli – il master si svilupperà in lezioni frontali (12 insegnamenti), un field work a partire dal secondo semestre, attività di gruppo, stage curriculari della durata di 3 o 6 mesi e una prova finale che consisterà nella redazione, presentazione e discussione del rapporto di esperienza effettuato sul campo. Un iter studiato appositamente per le imprese che mostrano una forte richiesta di personale qualificato, attingendo da un bacino di risorse pronte a cimentarsi su mercati nuovi rispetto ai percorsi tradizionali».

A dare valore aggiunto sono le borse di studio messe a disposizione da Inps e Inpdap (10 con copertura totale a favore degli iscritti, figli e orfani di iscritti e di pensionati dell’Ente); le borse “Early Bird” (per chi si iscriverà entro il 30 gennaio 2015) e le borse “Corporate” con il supporto delle imprese. Queste ultime hanno preso coscienza del fatto che non esiste più un mercato domestico e uno straniero, comprendendo la necessità di nuovo approccio, utilizzando la globalizzazione come vero motore per la crescita e per lo sviluppo. Scelta che hanno fatto gli imprenditori Mimmo Costanzo (Cogip Power e Fondazione del Merito), Lorena Nicosia (Dn Logistica) e Fulvio Castelli (Studio Castelli), appoggiando e sostenendo il progetto Mib, convinti che per essere protagonisti della crescita sui mercati internazionali servano le giuste conoscenze e competenze, che solo una formazione mirata riesce a offrire. A concludere i lavori è stato il vicepresidente vicario Confindustria Catania Antonello Biriaco che ha definito l’iniziativa «un’iniezione di fiducia e ottimismo per il risanamento del tessuto economico locale, per l’alto valore sociale che ha un tale investimento a Catania e per le importanti occasioni di lavoro e sviluppo che ne deriveranno, sia per le imprese che per i giovani». Tra i presenti anche il presidente di Giovani Imprenditori Confindustria Catania Antonio Perdichizzi.

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