Michele Pricoco, “acese di Aci Catena, catenoto di Acireale”, ricordato a vent’anni dalla morte

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Il prof. Michele Pricoco, indimenticato e indimenticabile

A vent’anni dalla morte il prof.  Michele Pricoco è sempre vivo nei cuori e negli affetti di quanti lo hanno conosciuto.

Il prof. Michele Pricoco, indimenticato e indimenticabile
Il prof. Michele Pricoco, indimenticato e indimenticabile

Questo affetto è il motore che ha spinto la famiglia e un cospicuo gruppo di amici, con la collaborazione del Kiwanis  International Club di Acireale – divisione 2, e  il patrocinio dei comuni di Acireale e Aci Catena, ad organizzare un incontro per ricordare l’amore per Aci Catena la sua città di origine e Acireale sua città d’elezione.Non casuale la scelta della sede della serata, Palazzo Riggio, destinato a divenire sempre più il cuore pulsante, artistico-letterario di Aci Catena e, nella lungimirante volontà del sindaco Ascenzio Maesano , “Cuore delle Aci”.

I relatori dell'incontro dedicato a Michele Pricoco
I relatori dell’incontro dedicato a Michele Pricoco

I relatori professori Giuseppe Savoca, docente ordinario di letteratura moderna e contemporanea presso l’Università di Catania, Ignazio Leone, docente emerito del liceo classico “Gulli e Pennisi” Acireale, Giovanni Vecchio, dirigente emerito del liceo scientifico “Archimede” di Acireale, Alfonso Sciacca, dirigente emerito del liceo classico “Gulli e Pennisi” Acireale, moderati dalla giornalista e scrittrice dottoressa Rita Caramma, hanno tracciato il profilo di un personaggio passato alla storia culturale non solo locale.La vocazione poetica di Michele Pricoco, evidente fin dall’infanzia, si è sviluppata nel tempo passando dalle poesie d’occasione alle poesie e alla prosa di genere.

“Fotografo letterario”  e fine interprete della società del suo tempo, capace di scavare nella quotidianità e con sottile ironia trattarne le caratteristiche, denunciarne gusti, mode, eccessi, Pricoco identifica e racchiude in sé tutte le peculiarità del catenoto doc. Spirito libero, attinge in origine alla letteratura italiana (Verga e Pirandello) e alla grande letteratura europea, si discosta gradualmente dai modelli per affermare uno stile proprio, oggi degno oggetto di studi e di ispirazione.

Gli interventi degli attori dell’“Officina D’Arte” del prof. Alfio Vecchio, Gianni Costa, Tina Leotta, e Antonio Spoto, hanno sottolineato la figura poliedrica del Pricoco. La capacità di sfruttare i media per ampliare il proprio campo di azione grazie all’esperienza presso emittenti private locali è emersa grazie ai video dell’archivio personale del prof. Giovanni Vecchio.

La serata è stata allietata dal gruppo “I Beddi – musicanti di Sicilia” composto da Davide Urso, Gian Paolo Nunzio, Pierpaolo Alberghini, Santino e Daniele Merrino. Presenti, oltre al già citato sindaco di Acicatena,  l’avv.  Nino Garozzo, sindaco di Acireale, autorità civili e religiose.

Angela Pirronello

 

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