S’intitola “Vuoto. Viaggio nell’altrove” il ricco programma di eventi organizzato a Milo (CT), sabato 18 e domenica 19 maggio, dal Centro Studi di Gravità Permanente. Il patrocinio -illustra una nota stampa – è dell’Assessorato regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, del Comune e della Proloco di Milo, per ricordare i tre anni dalla scomparsa di Franco Battiato (Milo, 18 maggio 2021).
Un viaggio ricco e variegato attraverso alcuni dei temi affrontati da Battiato nella sua opera. “Per i sufi, mistici dell’Islam, il vuoto rappresenta il grado zero dell’anima. Quello stadio dell’evoluzione spirituale in cui la coscienza si trova in un vicolo cieco – spiega Fiorella Nozzetti, presidente del Centro Studi di Gravità Permanente. Tutto appare svuotato, come negli assedi dell’accidia. Ogni consapevolezza deve necessariamente attraversare il deserto. Deve accettare il senso di perdita e di morte come tappa fondamentale dello sviluppo spirituale. Come accade nel mare, nel mito di Shakespeare: solo quando tutti siamo persi fino in fondo, nella Tempesta, ci ritroveremo, passeremo ad un altro livello di coscienza ”.
A Milo due giornate per ricordare Franco Battiato
Si inizierà sabato 18 maggio, alle ore 7.30, in piazza Belvedere ‘Giovanni d’Aragona’, come di consueto, con un momento di meditazione e preghiera nelle diverse confessioni. Nel pomeriggio, a partire dalle ore 16, nel Centro servizi ‘Salvatore Arcidiacono’ (sotto la piazza Belvedere), la presidente Nozzetti introdurrà sull’importanza della conoscenza del sé.
Subito dopo, alle ore 16.30, spazio ai temi della respirazione, concentrazione e meditazione, con ‘Il viaggio dell’eroe’, a cura di Michele Micheletti e Leonardo Pagni dell’associazione culturale Co-Scienza di Pisa. Conclusione di giornata di nuovo in piazza Belvedere. Qui, alle ore 20.30, andrà in scena ‘Io chi sono’, seminario in forma di spettacolo, con le musiche di Franco Battiato, dove si intrecciano teatro, concerto e formazione. Il seminario è curato dall’associazione Co-Scienza di Pisa.
La seconda giornata di eventi, domenica 19 maggio, si aprirà alle ore 10.30 nel Centro servizi ‘Salvatore Arcidiacono’ con l’atteso incontro con i Dervisci Mevlevi e con Jamaluddin Ballabio, rappresentante per l’Italia della Tariqa Naqshbandiyya Haqqaniyya, una delle più importanti confraternite mistiche islamiche Sufi, e con “La preghiera che si fa danza”, dal senso spirituale dell’insegnamento Sufi al profondo ed ermetico significato della canzone in lingua araba ‘L’ombra della luce’. La versione in arabo ha sfumature particolari e Jamaluddin ne favorirà la comprensione.
Gran finale domenica 19 con musica e danza dei Dervisci rotanti
Subito dopo il giornalista Alberto Samonà condurrà l’incontro ‘Nel mondo ma non del mondo: viaggio verso sé stessi’. Gran finale alle ore 17.30 in piazza Belvedere con la Cerimonia Sufi, musica e danza dei Dervisci rotanti. Il supporto ai Dervisci è di Grazia Cernuto.
“Il percorso esperienziale di Franco Battiato – spiega ancora Fiorella Nozzetti- comunica e trasmette ‘valori alti’. Valori che esplorano le tradizioni spirituali e mistiche orientali ed occidentali, diventando eclettismo, essenza innovativa nell’opera di un artista unico. Noi, come ogni anno – conclude – vogliamo approfondire i temi cari a Franco, ciò che lo ha influenzato e arricchito, ciò che ritroviamo nelle sue produzioni”.