L’associazione “Misericordia” di Acireale, presieduta dall’attivo dott. Sebastiano Leonardi, festeggia con varie iniziative, tra cui l’incontro all’accademia “Zelantea” in questa settimana, il quarantesimo della fondazione: una vita d’intenso impegno, in favore di malati e persone bisognose d’aiuto, vissuta con slancio, donando il proprio tempo libero con gioia, in solidarietà e con amore.
Il problema della sede venne risolto, mediante la fattiva collaborazione tra le generose Suore della Visitazione, con la Madre Angela Cusino e dopo con la Madre Maria Cecilia Berardi, e il parroco don Michele Micalizzi, appoggiato dalla comunità.
Sabato 19, nel Santuario del Sacro Cuore, S. Messa e solenne commemorazione di don Michele Micalizzi, con la presenza del suo vice parroco, padre Nino Russo, che ha fatto un interessante intervento sugli anni giovanili, spesi al “Colle Sacro Cuore”, accanto al parroco, l’impegnatissimo don Micalizzi, quale pastore che attingeva al Vangelo; ai “volontari” della Fraternita della Misericordia Acese, e in particolare ai donatori di sangue.
Proficui interventi di Rosario Sorbello, Sebastiano Leonardi, Orazio Maltese. Il parroco don Gabriele Patanè, ringraziando tutti, ha raccomandato la presenza domenica 27 alla S. Messa nella Basilica di San Sebastiano.
Il colloquio con il dott. Rosario Sorbello, tra gli autorevoli fondatori della Misericordia, e suo primo presidente, è un’autentica testimonianza.
L’idea della “Misericordia”, associazione secolare in Toscana, com’è nata in Sicilia, nel Novecento?
Negli anni Settanta, con la famiglia mi sono trasferito da via Galatea nell’ambito del territorio parrocchiale del Sacro Cuore. Sono andato dal parroco, don Michele Micalizzi, il quale mi ha comunicato quali iniziative con la comunità parrocchiale desiderava realizzare: un centro dialisi; un punto di riferimento per la donazione del sangue e così via.
Nella parrocchia, in seguito all’assegnazione delle case popolari, sono confluiti molti abitanti di altri territori: Santa Maria del Suffragio e particolarmente San Giuseppe, dove erano vissuti in autentiche tane. Il nuovo territorio del Sacro Cuore era dotato di ampie strade, di verde, persino del mercato rionale, che però non verrà aperto mai. A questo punto, la comunità parrocchiale pensa di realizzare un’associazione da collegare con la futura “Misericordia”.
Da chi la comunità parrocchiale ha appreso l’esistenza di tale associazione, di origine toscana?
La prima associazione della Misericordia in Sicilia era già sorta in Aci Castello. Orazio Leonardi era vissuto a Prato come impiegato alle ferrovie, dove le persone gli chiedevano come mai non esistesse in Sicilia un’associazione così antica. Leonardi ne diviene socio a Prato e, da pensionato, tornato ad Aci Castello, va dal parroco, padre Sinatra, e gli fa la proposta di fondare la Misericordia. Il parroco Sinatra, entusiasta, gli propone come sede il piano terreno della canonica. Così Aci Castello ha il privilegio d’avere avuto in Sicilia la prima associazione della “Misericordia”. Seconda, Acireale. La comunità del Colle del Sacro Cuore, avendo visitato la Misericordia di Aci Castello, ne parla con le Suore Visitandine, specie con Madre Berardi, proveniente da Pistoia, che, conoscendo la potenzialità dell’Associazione, fondata secoli prima in Toscana, incoraggia la comunità acese a fare altrettanto nel Colle del Sacro Cuore. Quali sono i pregi della Fraternita rimasti intatti dopo 40 anni ? Continua ad essere una palestra di formazione di tanti giovani, indirizzati all’amore fraterno, alla vita vera con gruppi attivi, capaci di gestire il dolore; promuove formazione umana e cristiana.
Anna Bella