Missione Giovani 2 / Don Mario Gullo, direttore dell’Ufficio diocesano: “Dobbiamo fare riscoprire ai giovani la loro fede”

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foto-4-don-mario-gulloLa “Missione giovani” sarà animata da 60 missionari provenienti da Assisi, cioè frati, suore e giovani, coadiuvati da giovani della nostra diocesi che vivranno questa esperienza; si terrà in due zone, quella di Giarre per convogliare il III, IV, il V e il VI vicariato della diocesi, e ad Acireale per il I bis e il II vicariato. Nella storia della nostra diocesi è la prima “Missione giovani”, organizzata in occasione del giubileo della misericordia. Abbiamo incontrato padre Mario Gullo, direttore del servizio diocesano per la pastorale giovanile, e gli abbiamo posto alcune domande per saperne di più sulla “Missione giovani”, per conoscerne il programma e gli obiettivi.
“Ascolta la tua sete” è il motto della missione; cosa indica?
«Ogni giovane porta nel cuore la fede di Dio e la missione non è altro che un momento di grazia per far riscoprire ai giovani questa fede che magari hanno soffocato con tante altre cose».
– Come si svolgeranno le giornate?
«La “Missione giovani” avrà due grandi momenti comunitari per tutta la diocesi; l’accoglienza sarà fatta a Giarre nella chiesa madre al quale tutte le parrocchie della diocesi parteciperanno per accogliere i missionari e in cui vi sarà la messa d’apertura presieduta dal vicario generale, mons. Guglielmo Giombanco , questo il 7 ottobre alle 20. Da sabato 8 fino al 15, tutte le mattine i missionari saranno presenti nelle scuole superiori della diocesi per incontrare gli studenti di quarto e quinto e raggiungeranno i giovani nelle piazze, nelle strade, nei pub, nelle discoteche, nelle palestre, in tutti i luoghi aggregativi dei giovani. Dall’11 al 14 ottobre vi saranno le catechesi, che sono il cuore della missione, e l’annuncio della parola di Dio ai giovani delle parrocchie e a coloro che raggiungeranno durante l’evangelizzazione di strada. Le catechesi saranno in entrambe le zone alle 21; ad Acireale al teatro “Turi Ferro”, a Giarre al teatro “Rex”. Ci saranno momenti momenti particolari; lunedì 10, di pomeriggio, i missionari andranno a visitare la città di Randazzo, il centro più lontano della diocesi, e durante la missione faranno delle opere di misericordia andando ad incontrare i giovani nelle carceri di Giarre e di Acireale e alcune case famiglia. Domenica 16 vi sarà un momento di ringraziamento soltanto dei missionari ai santi protettori della missione, che sono il venerabile Gian Battista Arista e il beato Gabriele Allegra».
– In merito all’ultima giornata?
«Ci sarà il grande giubileo dei giovani della diocesi; il raduno è previsto alle 16,30 in piazza Duomo ad Acireale dove vi sarà un momento di festa, di annuncio del Vangelo e testimonianze, si concluderà con la messa in Cattedrale presieduta dal vescovo e il mandato missionario a tutti i giovani della diocesi».
Quale il messaggio della missione?
«Non è la Chiesa che dice ai giovani di frequentarla, ma è la Chiesa che dice ai giovani “vi raggiungiamo dove abitate”».
– Come si è preparata la diocesi a questo evento?foto-1-missione-giovani-1
«Con un grande coinvolgimento di famiglie, di giovani, di sacerdoti, di religiose, di laici; tutti stanno cercando di dare una mano dall’accoglienza dei missionari nelle loro case, nei conventi o nelle canoniche, alla disponibilità per gli spostamenti».
– Quanti saranno i giovani che aiuteranno i missionari? Di cosa si occuperanno?
«Al momento sono una trentina di giovani che aiuteranno i missionari part-time o full-time, cioè in alcuni momenti o per tutta la missione; oltre a questi ci saranno tanti altri giovani dei gruppi della diocesi e degli oratori che aiuteranno in tante altre attività».
– La missione avrà un seguito, quale?
«Il post missione; ogni giovedì nella chiesa dell’Istituto Spirito Santo di Acireale – che diventerà il centro diocesano per la pastorale giovanile –  vi sarà un appuntamento di riflessione con testimonianze, festa e preghiera per continuare le tematiche della missione e sarà anche un punto di riferimento per i giovani raggiunti durante la missione, soprattutto per coloro che non frequentano le nostre parrocchie».
– Quali risultati si pensa possa produrre la “Missione giovani”?
«Quelli che Dio sa dare, quelli nascosti nel cuore di ciascuno, tanta grazia, tanta gioia e soprattutto l’invito alla riscoperta di Dio come padre della vita e anche ricordare ai giovani che Dio non si è dimenticato di loro».

 

Graziella De Maria

 

 

 

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