È giunta al termine la “Missione Giovani”, l’esperienza vissuta dalla nostra diocesi dal 7 al 15 ottobre, avente come motto “Ascolta la tua sete” e come obiettivo quello di far riscoprire la fede ai giovani e Dio come Padre della vita. La missione , svoltasi in due grandi centri, Acireale e Giarre, e animata da circa 60 missionari provenienti da Assisi, frati ,suore e giovani, è stata quella di essere Chiesa “in uscita”, raggiungendo i ragazzi direttamente nei luoghi da loro frequentati, scuole, palestre, pub, discoteche,piazze e fermate degli autobus. Venerdì 7 la messa di apertura nella chiesa madre di Giarre, sabato 15 il giubileo dei giovani in piazza Duomo di Acireale e la messa conclusiva in Cattedrale del vescovo. Da martedì 11 a venerdì 14 le catechesi al teatro “Turi Ferro” di Acireale e “Rex” di Giarre. Ogni catechesi – seguita con attenzione ed interesse dai presenti – è iniziata con dei balli per scaldare i cuori dei giovani, con il canto “Abbracciami” per invocare il dono dello Spirito Santo, e si è conclusa con una testimonianza e con un momento di adorazione. Argomento trattato la prima sera quello dell’emorroissa, donna che per dodici anni ha perduto sangue, e dunque vita; la seconda catechesi si è incentrata sul tema del deserto, per riflettere sui momenti difficili della vita a partire dall’esperienza di S. Francesco, colui che davanti al crocifisso della chiesa di S. Damiano e con un grido nato dal profondo del cuore chiede aiuto al Signore dicendo “Illumina le mie tenebre”; la terza sera si è parlato delle ferite che ognuno porta dentro ,sfogliando il libro della croce – “la nostra storia non si può riscrivere,non si possono eliminare le parti che non ci piacciono, fatti e situazioni, ma possiamo viverla come una grande benedizione”, ha spiegato fra Gianluca; nell’ultima catechesi si è data la cura che può cambiare la nostra vita, la felicità ha un nome e un volto e si chiama Gesù. Anche sabato 15, il giubileo diocesano dei giovani tenutosi in piazza Duomo, ha visto la partecipazione attiva di tanti ragazzi; dopo l’accoglienza, momenti di evangelizzazione, di festa, la proiezione di un video clip e testimonianze, in seguito l’ingresso per la Porta Santa della Cattedrale, la messa del vescovo, e la festa conclusiva in piazza. Abbiamo incontrato don Mario Gullo, direttore del servizio diocesano per la pastorale giovanile, e gli abbiamo posto tre domande.
-Quali gli esiti della missione? Cosa ha prodotto?
«Tanta gioia ed entusiasmo, soprattutto tanta partecipazione, non solo di ragazzi delle nostre parrocchie, delle nostre associazioni e dei nostri movimenti, ma anche di ragazzi raggiunti nelle scuole, per le strade e nei pub. Nelle scuole sono stati fatti degli incontri con delle testimonianze e catechesi sul senso della vita, nelle fermate si dava appuntamento per le catechesi nei teatri».
-I giovani sono stati facilmente raggiungibili?
«Si, quasi tutti i ragazzi, anche coloro che apparentemente non credono, sono stati disponibili ai colloqui, agli incontri, al confronto. Le catechesi sono state molto partecipate, sia a Giarre che ad Acireale, soprattutto dai ragazzi che non frequentano i nostri ambienti e la cosa che ha più colpito è che restavano sino alla fine e andavano anche nelle chiese dell’adorazione per la conclusione della giornata».
-In merito al post-missione?
«Parte giovedì 20 alle 20,30 nella chiesa Spirito Santo di Acireale e poi si svolgerà a Giarre e a Riposto. Lo stile del post-missione è quello delle catechesi serali, un momento di accoglienza, la catechesi biblica e una testimonianza, in modo tale da continuare lo stile della missione».
Graziella De Maria