L’associazione Amici delle Missioni di Acireale continua l’opera di assistenza in Guinea Bissau, infatti è da 19 anni che puntualmente contribuisce a sostenere i cittadini di questo Paese.
Nell’ultima esperienza africana il gruppo era composto dal diacono Sebastiano Genco, Alessandra Grasso, Matteo Rizzo, Roberto Di Grazia, Cettina Sanfilippo, Vincenzo Caputo, Agata Casablanca e Rosario Ogliarolo, che da 15 anni aderisce a questa missione. Lì sono stati assistiti da due collaboratrici locali e da monsignor José Camnate Na Bissign, vescovo di Bissau che annualmente suggerisce quali sono le zone più critiche, dove urge intervenire.
Grazie alla generosità dei nostri concittadini si è giunti ad oltre 500 adozioni a distanza. Oltre alle adozioni, che rappresentano un aiuto necessario e immediato, si lavora anche per sostenere una produttività agraria ed artigianale; basti pensare che, fino a pochi anni fa, i contadini locali non conoscevano l’aratro, a partire da quello composto dal vomero trainato da animali.
Ogni anno si contribuisce con ciò di cui si dispone cercando di fare in modo che l’assistenza non sia fine a se stessa ma progettuale, mirando a realizzare opere necessarie e durature. L’esempio più incisivo è il liceo statale di Bula che fino al 2012 aveva aule spoglie e realizzate con canne. In soli 4 anni è stato realizzato un complesso in muratura con un minimo di servizi necessari, anche se da ultimare, e con la missione del 2016 si è contribuito all’arredamento completo di 2 aule. Questo liceo dopo il restauro è stato intitolato a Papa Giovanni Paolo II.
Dal momento che questo è un liceo pubblico e la richiesta di aiuto è venuta dalle istituzioni, è stato
importante coinvolgerli nel progetto, realizzando il tutto con oneri paritari, ovvero ad ogni aula costruita da loro ne seguiva una costruita dal gruppo guidato da Genco.
A San Vincent e a Jolandin, due paesi che vedono protagonisti ormai da vari anni gli “Amici delle Missioni”, sono state apportate migliorie alle scuole e realizzato un asilo in ogni comunità per circa 400 bambini (200 per ogni paese) in età prescolare che, diversamente, sono costretti a passare le giornate in mezzo alla polvere.
Alla comunità di San Vincent è stato fatto dono di una pulitrice del riso, in modo da renderla operosa ed avere nel contempo la possibilità di ricavare un utile. Il riso infatti è l’elemento nutrizionale più comune in questo Stato.
I nostri amici missionari il 12 febbraio sono rientrati e già cominciano a riorganizzarsi per la prossima partenza.
Mario Pappalardo
sono stato davvero straordinariamente colpito e quasi coinvolto a tutto cio che è questa minima, xke quando si parla di africa si tratta di minimi gesti ,comunque significativi..da parte di uomini straordinari ma soprattutto che credono in quello che fanno…soprattutto in Alessandra ho trovato la voglia di voler fare e la felicita di farlo..mi raccontava come prima esperienza unica e sola che non vede l ora di tornare li dove i bambini e le persone con il nulla trovano la forza di sorridere ogni giorno al contrario di noi gente “agiata” che non riusciamo nemmeno a trovare un attimo fuggente di felicita in questo nostro mondo facile, a confronto!! tanta stima e ammirazione per Alessandra che mi ha fatto innamorare di questo progetto al quale spero di poter farne parte
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