Mister Neri / SFERA: ad Acireale il modello Juventus

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Sebastiano Neri Allenamento metodi Scuola Calcio

Mister Sebastiano Neri propone il metodo SFERA nella sua Scuola calcio Champions di Acireale: un modello di educazione sportiva che arriva direttamente dalla Juventus.

Mister Neri / SFERA: ad Acireale il modello Juventus

Era il 2012 quando per la prima volta incontrai il prof Giuseppe Vercelli, psicologo dello sport, ideatore e sviluppatore del modello S.F.E.R.A. In quell’anno avevo da poco affiliato la mia società al Programma Academy di Juventus e così, in uno dei tanti corsi di formazione, partecipai alle lezioni del professore, il quale spiegava il ruolo di primo piano della mente nella performance sportiva. Intuì subito che quell’incontro avrebbe completamente cambiato il mio modo di allenare e di comunicare con atleti e allenatori. Mai, come in quella occasione, le mie intuizioni diventarono realtà. Naturalmente non ho la presunzione di spiegare la scientificità del metodo, ma mi limiterò a dare il mio contributo in termini pratici nell’attuazione sul campo.

Il metodo S.F.E.R.A.

E’ un modello assolutamente trasversale che coinvolge tutti i tesserati della nostra società,  che poco alla volta imparano a pensare in S.F.E.R.A. Serve ad analizzare e migliorare la prestazione e mettere in campo una serie di processi metacognitivi e autovalutativi determinanti nell’insegnamento e nell’apprendimento. Se da un lato quindi S.F.E.R.A. è utilizzato dal nostro team per ottimizzare le performance dei nostri atleti, il team stesso fa autoanalisi sull’utilizzo corretto del sistema. Cominciamo col dire che S.F.E.R.A. è un acronimo e rappresenta 5 parametri che sono riconoscibili e misurabili in tutte quelle situazioni in cui è richiesta una prestazione. Il modello è un metodo scientifico riconosciuto e pertanto replicabile. Quali sono i parametri di S.F.E.R.A.:

  • Sincronia: indica connessione corpo/mente è sinonimo di concentrazione, rappresenta il momento presente
  • Forza: sono capacità fisiche, tecniche ,psicologiche che l’atleta riconosce come sue.
  • Energia: uso delle qualita di forza e della potenza durante la prestazione.
  • Ritmo: fluidità di gesti e azioni che determinano la performance.
  • Attivazione: è la massima rappresentazione della passione che muove la prestazione.

Come facciamo a capire se siamo in S.F.E.R.A?

Proviamo a dare degli esempi pratici:

Sincronia

Comportamento allenatore

Comportamento ragazzi

Sbagliato Spalle ai bambini, tono di voce basso/, feedback eccessivi, sguardo su pochi bambini, distrazione, maneggiare oggetti / non aver il campo pronto per l’allenamento. Si distraggono, litigano, giocano con il pallone, scappano via a tutte le parti, smorfie.
Giusto Attenzione individuale, con lo sguardo cerca tutti, ricorda i nomi dei bambini,  feedback brevi e chiari, tono di voce adeguato, il sole è alle spalle dei bambini (giusta posizione in campo), si accerta che il messaggio sia chiaro. Bambini attenti, palloni fermi, nessuno gioca, sono concentrati, presenti.

 

 Forza

Comportamento allenatore

Comportamento ragazzi

Sbagliato Sarcastico, svalutativo, eccessivamente severo, tono minaccioso, accanimento individuale, rinforzo negativo. Bambini timorosi, si scusano, impacciati, si defilano, sbagliano molto, non prendono iniziative per timore di sbagliare (manca la fantasia).
Giusto Rinforzo positivo, supporta, comunicazione breve, scambio del cinque. Ordine, concentrazione, gioia coinvolgimento.

 

Energia

Comportamento allenatore

Comportamento ragazzi

Sbagliato Poca: mani dietro la schiena, tono basso e flemmatico, distante dai bambini, uso del cellulare, distratto.

Troppa: plateale, asimmetrico, tono troppo alto, troppo vicino ai bambini.

Poca: prendono il sopravvento.

  

Troppa: gioco violento.

Giusto Giusto tono di voce, giusta distanza ai bambini, corretta postura, sicurezza, rassicurante. Esercitazioni svolte serenamente.

Recuperano bene, clima postivo, respirano.

 

Ritmo

Comportamento allenatore

Comportamento ragazzi

sbagliato Intervento continuo, incalzante, spinge ad andare sempre più forte, stop al momento dell’errore, va in affanno. Molti errori, perdita di lucidità, rischio di farsi male, disarmonicità.
giusto Ordine, giusta sequenza, fluidità degli esercizi, lucidità. Armonia.

 

Attivazione

Comportamento allenatore

Comportamento dei ragazzi

sbagliato Retorica, elogio personale del tecnico, sminuire gli altri, sarcasmo, l’allenatore sa tutto, non fa domande. Disinteresse perdita di gioia, braccia incrociate , seduti a terra, sguardo altrove.
giusto In ginocchio guarda i bambini negli occhi, li abbraccia con lo sguardo, fa leva sulle emozioni , enfasi, richiama ad esempio grandi campioni , rituali, battute di mani, leader. Attenti, posizione aperta e propositiva, gioia.

 

Mister Neri / SFERA: ad Acireale il modello Juventus

Saper comunicare con il team attraverso domande utili che attivino processi di riconessione è fondamentale per l’applicazione del modello. Un momento importante nella gestione della seduta è il briefing di inizio e fine allenamento. Nel briefing iniziale non mi limito a chiedere  se stanno bene (domanda inutile: diranno subito di sì), ma chiederò invece loro di dirmi come sono stati nell’ultimo allenamento, ossia quale esercitazione li ha fatti stare bene. Il tempo di latenza della risposta attiva una serie di processi di concentrazione dai quali partire per esporre brevemente il lavoro del giorno. Così il briefing finale servirà ad abbassare l’energia in eccesso e ripercorrere con la mente i momenti della seduta attivando memorie e passioni.

Nella parte centrale dell’allenamento, se il tecnico riconosce i fattori di S.F.E.R.A. e nota che qualcuno perde sincronia, cioè la percezione del tempo presente, e l’esercizio difetta di lucidità, si può chiedere ai bambini di descrivere cosa stanno eseguendo. Ad esempio: “allora ragazzi immaginate di essere Cristiano Ronaldo e descrivete la finta che state facendo”. Attraverso leve emozionali si attivano i processi mentali che sono alla base della perfomance. Il modello S.F.E.R.A. consente pertanto di riconoscere, potenziare o depontenziare i parametri che agiscono sul performer naturalmente, adattando situazioni ed esposizione dei concetti all’età dei nostri calciatori.

 

Sebastiano Neri*Mister Sebastiano Neri

Diploma universitario I.S.E.F. Palermo; Laurea triennale in scienze motorie e specialistica in ” Scienze e tecniche dello sport”; Master in “metodologia del l’allenamento e del fitness”; master in “esercizio fisico prevenzione e riabilitazione”; educatore professionale e docente di educazione fisica. Istruttore qualificato di giovani calciatori e iscritto all’albo settore tecnico F.I.G.C.; responsabile attività motoria per disabili presso centro di riabilitazione neuro-motoria ed istruttore ginnastica correttiva, fitness e nuoto presso centri specializzati.

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