Charles Leclerc vince il GP di Monaco: lo hanno sempre chiamato il principino ma, dai eri, è il re del Principato.
Fine del digiuno di vittorie per il nostro Charles che ci era andato vicino, vicinissimo nella nostra Imola. Il monegasco non ha sbagliato un colpo in questo weekend e ha vinto, in casa sua, per regalarci un sogno: quello di Charles bambino, quello di Charles con il suo papà.
La maledizione spezzata del predestinato
Sembrava una favola d’altri secoli: ieri, sul podio, una Charlène sorridente, principessa che di rado si vede sorridere. Accanto a lei il principe, tutto contegno e protocollo, tutto infranto ieri, con il sorriso stampato sul volto, le pacche, gli abbracci, gli inni cantati di cuore, lo spumante lanciato e bevuto dalla bottiglia. E poi lui. Lui, lì, in mezzo tra un ragazzo vestito dei colori di Senna e nato quando già Senna era immortale e uno spagnolo al quale ci siamo affezionati e che un po’ ci dispiacerà veder partire a fine stagione: sul gradino più alto del podio, il nuovo re di Monaco, il nostro Charles Leclerc.
Impacciato come un ragazzino alle prime armi, un sorriso nervoso, di quello che ti viene quando trattieni le lacrime per darti un contegno che tutti, attorno a te, hanno perso, delle mani che non riescono a tenere neanche una bandiera, un bagno liberatorio alla fine. Così, Charles Leclerc festeggia il suo trionfo a Monaco.
Un trionfo sudato, sfiorato per così tante volte, ma mai raggiunto, un trionfo che pesava sulle sue spalle come un macigno, perché non è facile sentirsi chiamare “il predestinato” e poi fallire, vittima delle circostanze, degli errori di muretto, della sfortuna, di una maledizione, “la maledizione del Principe”, il Gran Premio di casa sin dagli esordi, nel 2017..
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