Mondello è stata teatro del terrificante incendio che, nella notte tra il 24 e il 25 luglio, ha trascinato una moltitudine di persone spaventate fuori dalle loro case. Per oltre 48 ore Palermo e provincia sono state circondate da un fuoco infernale, mentre al Nord un pericoloso nubifragio danneggiava la città di Milano. Un meteo estremo che non sembrerebbe avere nulla di naturale. In proposito, abbiamo colto le testimonianze di chi ha vissuto quest’incubo. Permettendoci di entrare in contatto, in prima persona, con le emozioni suscitate da una vicenda che resterà nei peggiori archivi della storia siciliana.
Mondello / L’incendio del 24 luglio: cosa è accaduto?
Il raggiungimento di temperature mai toccate prima è l’elemento chiave dell’innesco, probabilmente in buona parte doloso secondo le stime di Legambiente. Con 47 gradi centigradi, Palermo ha superato la massima del 1999 di oltre 2 gradi. In quell’anno, la capitale sperimentò per la prima volta i 44,6°. Poi ripresentatisi nel 2007. Le temperature record raggiunte lo scorso luglio sono state svelate dalla stazione meteorologica digitale dell’Istituto nazionale di astrofisica, che ospita l’Osservatorio astronomico di Palermo. Stando a quanto riportato, il valore sarebbe dovuto “all’effetto del libeccio in caduta sulla città dai rilievi, che ha ulteriormente arroventato l’aria caldissima dell’anticiclone nord-africano”.
Ma l’abbattimento del record ha portato con sé conseguenze disastrose. In sole 48 ore, gli incendi hanno accerchiato città e provincia. Capo Gallo, Mondello, Sferracavallo. Barcarello, Boccadifalco, Baida. Poggio Ridente, San Martino. Monreale, Inserra, Cruillas, Borgo Nuovo. Tommaso Natale, Villagrazia, Bellolampo, Altofonte. Queste le zone interessate, da cui partivano le telefonate in cerca di aiuto. Ad essere coinvolte, le squadre dei Vigili del fuoco, della Protezione civile, della Forestale. Alle quali si sono aggiunti i carabinieri, la polizia, la municipale e molti volontari.
Purtroppo però, l’intervento non è stato in tutti i casi tempestivo come si sperava. L’attività del corpo dei Vigili del fuoco non era sicuramente circoscritta a poche aree. Un limite, questo, che non ha permesso loro di offrire ai cittadini un soccorso immediato. Le richieste di aiuto per fermare il propagarsi dell’incendio, a Mondello, non sono state purtroppo subito soddisfatte.
Mondello / L’incendio del 24 luglio visto da vicino
Stando a quanto riportato da uno dei testimoni, l’ignizione si sarebbe verificata già nel pomeriggio del 24 luglio. Ma, a differenza di quanto accaduto già in passato, la propagazione non è stata bloccata in tempo. “Nel primo pomeriggio eravamo già preoccupati perché, negli anni precedenti, era già successo – spiega R.G. – In quelle occasioni avevano mandato i canadair per estinguere l’incendio prima che si propagasse. Infatti gli anni scorsi, dopo due ore, era già tutto spento. Quest’anno invece no. Abbiamo subito provato a chiamare, ma non ha risposto nessuno. Allora ho chiesto alle persone di chiamare e darmi una mano”.
Ma nonostante l’aiuto non c’è stato alcun riscontro. “Contemporaneamente chiamavano in troppe persone, probabilmente. Palermo ha preso fuoco dappertutto. Ciò non toglie, però, che non abbiano risposto”. Quale allora la soluzione? Da una parte la necessità e il proposito di salvaguardare la propria casa. Dall’altra, il fuoco ha letteralmente buttato fuori le persone dalle proprie abitazioni. “Mentre ero fuori, mia mamma mi ha chiamato per dirmi che ci stavano facendo evacuare perché il fuoco stava scendendo troppo velocemente. Abbiamo lasciato casa alle 22.15”.
Mondello / L’incendio del 24 luglio: l’impatto ambientale
L’incendio ha lasciato dietro di sé danni inestimabili. Da quelli ambientali alla rovina delle abitazioni. “La situazione ambientale è terrificante. Ha preso a fuoco tutto. C’erano strisce di fuoco dappertutto”. Ci si chiede, dunque, se e come si pensa di ripristinare l’area danneggiata. A questa domanda, l’intervistato risponde prontamente. “Assolutamente no. Pioggia e tempo possono fare il loro decorso. Ma nessuno qui ha ancora parlato di rimboschimento e ripresa ambientale”.
Mondello / Tra coraggio e solidarietà: come possiamo aiutare?
Sicuramente, ad affrontare le conseguenze peggiori sono state le persone le cui case hanno subìto danneggiamenti drastici. Rimanendo, improvvisamente, senza dimora. Tra questi, la vicina del testimone. “Alcuni, in particolare la mia vicina di Via Saffo, hanno pubblicato sul Giornale Di Sicilia l’Iban per chiedere un bonifico. Io ho pubblicato una storia su Instagram per aiutarla. Lei ha rilasciato un’intervista in cui spiegava la situazione. Credo che la gente, con piccole quote, collaborerà. E sono sicuro che i mezzi di comunicazione saranno molto utili”.
L’idea, dunque, sarebbe quella di appellarsi alla solidarietà e all’empatia. Dare un contributo in nome del sentimento che ci lega tutti in qualità di essere umani. Nel frattempo, R.G. conclude l’intervista avanzando una proposta importante. “Una cosa di cui non si è mai parlato, perché non si è mai verificata una situazione così grave in passato, è l’assicurazione contro gli incendi. Di base, informare sull’assicurazione della propria casa contro gli incendi è fondamentale. Soprattutto per i nuovi acquirenti e per chi intende costruire in queste zone. Così come chi sta a Mondello bassa soffre di allagamenti, chi sta in alto rischia il fuoco”.
Roberta Lazzaro