La Cna (Confederazione Nazionale dell’Artigianato) da oltre 70 anni rappresenta e tutela gli interessi delle micro, piccole e medie imprese presenti nel territorio nazionale. Coloro che si affidano alla confederazione, per essere maggiormente tutelati e rappresentati, operano nel campo manifatturiero, delle costruzioni, trasporti, commercio e turismo e servizi vari. L’obiettivo della Cna è garantire tutela e assistenza, promuovendo l’economia delle imprese e predisponendo l’erogazione di servizi.
La sede acese ha da poco un nuovo presidente, l’imprenditore Davide Trovato, che succede al presidente uscente Antonino Caserta. Tanti gli obiettivi da volere raggiungere, attraverso un lavoro fatto di impegno e costanza, considerando la non facile realtà economica acese che da tempo soffre la crisi del settore che attanaglia da diversi anni tutto il nostro paese e non solo.
Il nuovo presidente ha risposto ad alcune nostre domande.
Presidente Trovato quali sono gli obiettivi fondamentali che intende raggiungere nel suo mandato?
“L’obiettivo è avere e attuare un programma semplice ma fattibile. Prima di tutto la lotta all’abusivismo. Invito le istituzioni a prendere provvedimenti, e di questo la Cna acese e la sede provinciale si impegneranno insieme nel ribadire l’importanza dell’attenzione a questo dilagante fenomeno. Ad Acireale da qualche mese è iniziata la raccolta differenziata dei rifiuti e gli abusivi dovendo smaltire in qualche modo i loro rifiuti dovranno fare i conti con questa realtà che potrebbe essere uno dei deterrenti. Invito a denunciare chi sa, anche se in un contesto provinciale, dove quasi tutti si conoscono, è difficile denunciare, ma è giusto che chi sa segnali agli organi preposti quanto è di sua conoscenza per quanto riguarda questo fenomeno.”
Da quanti anni è presente la CNA ad Acireale?
“Da circa venti anni. In passato ci sono stati momenti difficili, presidenze turbolente, ma la presidenza del mio predecessore Antonino Caserta è stata una presidenza di tutto rispetto. Abbiamo attualmente circa 170 iscritti, un numero considerevolmente alto. Abbiamo il dovere di rappresentare le aziende cercando di raccogliere le loro istanze e ribaltarle alle istituzioni.”
Qual è attualmente il problema maggiore delle aziende che rappresentate?
“Nel nostro territorio in questo momento è da risolvere la situazione che si è creata nella zona di via Volano, luogo dove dovrebbe svilupparsi tutta l’area artigianale. Il luogo già urbanizzato e lottizzato non ha ancora le costruzioni. Il tutto è bloccato da circa tre anni per un problema nato da quanto previsto nel bando per l’altezza delle costruzioni (11 metri), e quanto è consentito costruire in quella zona visto che la futura area artigianale si trova vicino gli scavi archeologici di Santa Venera al Pozzo.”
Cosa chiedono gli artigiani che costruiranno i loro capannoni in questa zona?
“Chiedono che sia consentito di costruire i capannoni fino ad un’altezza massima di 11 metri. Alcuni di essi, per la tipologia di attività svolte non possono avere costruzioni con altezza inferiore. Alcuni di questi lotti, esattamente 22, su circa 30 disponibili, sono stati assegnati. I proprietari hanno ovviamente fatto fronte a spese ingenti per l’acquisto e adesso aspettano solo di poter costruire in tempi giusti, per poter iniziare le loro attività.”
Il Comune di Acireale cosa sta facendo per poter risolvere questa spinosa situazione?
“Il nostro sindaco, ing. Roberto Barbagallo, si è interessato personalmente della faccenda e auspica in tempi brevi, cioè entro la fine del mese di giugno 2017, di poter dire concluso l’iter burocratico per sboccare l’incresciosa vicenda; manca ancora qualcosa dalla nostra regione, ma siamo fiduciosi e aspettiamo con impazienza le opportune risposte. Tutte le aziende interessate hanno pagato le proprie quote per l’acquisto dei terreni, le risposte quindi sono attese con impazienza.”
Dal suo punto di vista pensa che Acireale si stia avviando ad una ripresa economica?
“Sono fiducioso e la mia opinione in questo caso è quella prima di tutto del cittadino che passeggia con la famiglia per le vie del centro. Qualche bottega, dopo anni di chiusura, riapre, il centro si anima nuovamente. Però ci tengo a dire che i commercianti devono essere più fiduciosi e avere più spirito di iniziativa, non aspettando passivamente che il Comune si faccia carico di tutto. Bisogna dialogare insieme, trovare nuove strategie e iniziative per far sì che un grande lavoro di squadra possa dare i suoi frutti.”
Gabriella Puleo