Nella bellissima “Sala dei miracoli” della chiesa “Arcangelo Raffaele” di Acireale, alla presenza di un folto pubblico, è stata inaugurata la Collettiva d’Arte Sacra “Dilexit Nos”.
Un evento culturale di grande rilievo, fortemente voluto dall’associazione Kdiem in collaborazione con don Orazio Barbarino.
L’incontro ha visto la partecipazione dello scultore Placido Cali, della prof.ssa Marcella Pietropaolo, della dottoressa Emilia Crimaldi, del regista e scrittore Matteo Bonaccorsi e di Nello Castorina, presidente dell’associazione Kdiem.
Opere di diversa natura nella mostra d’arte sacra
La mostra proposta è un’ occasione unica per poter ammirare opere di diversa natura e di straordinario valore artistico. Espongono i pittori: Sandra Chinelate, Gea Contarino, Tiziana Di Mauro, Tina Fichera, Aurora Garozzo, Angelo Giueni, Rosario Grasso, Corrado Iozia. Poi, Letizia Manciagli, Maria Motta, Grazia Russo, Ambra Santini, Massimiliano Stimolo.
Gli scultori: Giorgio Atkinson, Placido Calì, Pippo Contarino, Giosuè Gino Vetro. E i fotografi: Antonio Patanè, Michele Pennisi, Marcello Trovato.
Insieme a questo vasto ventaglio di proposte artistiche, sono esposte anche alcune opere del maestro Saro di Aci.
In un contesto sociale sempre più povero, dove gli spazi culturali si assottigliano sempre di più, la mostra vuole essere una vera occasione educativa per la nostra città. Un momento unico dove ciascuno può raccontare la sua opera e la sua esperienza artistica.
È importante, inoltre, sottolineare il desiderio di mettere insieme e condividere le diverse esperienze artistiche presenti nel nostro territorio. Una proposta culturale possibile grazie alla piena collaborazione tra realtà artistiche completamente diverse, ma accomunate dall’idea del bello e dalla voglia di far emergere i mondi interiori che ciascuno si porta dentro. Un punto di partenza che si spera possa trovare terreno fertile nella nostra amata città di Acireale.
Mostra d’arte sacra / L’augurio di don Barbarino
“Con voi carissimi artisti – afferma don Orazio Barbarino – vorrò imparare ad ascoltare parole nuove, vedere un mondo nuovo, riconoscendolo magari in un angolo della nostra città dove ci si saluta e ci si augura buona strada. A voi che siete pittori, scultori, fotografi, artisti del bello, dico di non desistere, di continuare a scandagliare le profondità del cuore umano. E di tanto in tanto fateci dono di qualche colore della vostra tavolozza.
Abbiamo iniziato una avventura: diamo fiducia a questo progetto, diamo il meglio di noi stessi. Diventiamo delle spugne che nutrendosi del meglio che va perseguito, decidono di lasciare la loro impronta positiva dovunque esse vivono”.
L’ingresso alla mostra è libero e il pubblico potrà visitarla fino al 12 gennaio 2025.
Giovanni Centamore