In occasione della mostra fotografica “Taormina su tela”, inaugurata il 26 aprile al Palazzo Duchi di Santo Stefano a Taormina, abbiamo intervistato il protagonista Saro Laganà, classe 1975, giornalista e fotografo. Ogni suo scatto fa risaltare la bellezza di questa perla del turismo siciliano nota in tutto il mondo.
Saro Laganà, lei è conosciuto come giornalista, da dove nasce l’idea di realizzare oggi una mostra con foto di Taormina?
Tutto questo, nasce dal desiderio di dare luce alle mie opere. Ogni luogo, ogni scatto, accompagnato da una location esclusiva, delinea e sottolinea la volontà di valorizzare e promuovere il nostro territorio.
La sua mostra si caratterizza per uno spiccato interesse verso la fotografia. Come si è avvicinato ad essa, e in che modo si è evoluta questa passione?
Per me la fotografia è sempre stata un importantissimo linguaggio della contemporaneità. Negli ultimi vent’anni, da quando le fotocamere sono entrate nella nostra sfera quotidiana, il linguaggio fotografico, come semplice strumento di comunicazione, non può non lasciare un ricordo. La mostra fotografica di oggi è stata voluta per valorizzare appieno la nostra meravigliosa terra.
A chi e a cosa si è ispirato?
Nella sala del Palazzo Duchi di S. Stefano sono esposte diverse foto del Teatro Antico, molte delle quali con lo sfondo dell’Etna in eruzione, e altre immagini di Isolabella, Mazzarò, Piazza IX Aprile, Santuario Madonna della Rocca, baia di Taormina e Parco Florence Trevelyan.
Chi era presente al taglio del nastro, in occasione della mostra? Quale messaggio vuole lanciare?
All’inaugurazione erano presenti il sindaco Mario Bolognari, amici e giornalisti di tutta la Sicilia. Ho voluto ricordare che Taormina è una location amata da tanti in tutto il mondo.
Alcuni anni fa, ha pubblicato il libro intitolato, “G7 2017 Taormina Capitale del Mondo”, ce ne parli…
Il volume, pubblicato in doppia lingua, italiano e inglese, racconta, attraverso numerose documentazioni e oltre 300 immagini, il Grande Evento che nel 2017 ha visto Taormina al centro della politica internazionale, grazie alle presenze di: Paolo Gentiloni, Donald Trump (allora Presidente degli Stati Uniti), Emmanuel Macron, Angela Merkel, Shinzō Abe , Justin Trudeau e Theresa May.
Dai preparativi per il G7 alla cerimonia inaugurale al Teatro Antico, dalla passeggiata trionfale dei Capi di Stato e di Governo per le vie del centro al meeting al “San Domenico Palace Hotel”. Dal pranzo offerto agli illustri ospiti dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella alle iniziative dedicate ai consorti. Dal Ministero per le Pari Opportunità al Premio di giornalismo “G7 Taormina – Images and words about Sicily”. Tante pagine di storia in un meraviglioso book che è stato inviato anche ai Leader dei Paesi partecipanti al Vertice.
Per quali giornali scrive?
Scrivo per “La Gazzetta dello Sport” e “La Sicilia”. Dirigo il giornale on line “Vai Taormina”. Collaboro con l’agenzia “Ansa”, il periodico “Il Finanziere”, con diversi siti internet di informazione e con alcune emittenti televisive e radiofoniche. Su “Tele90” ho condotto la trasmissione sportiva “Gol d’Autore”. Ho pubblicato i libri: “Il Calcio a Taormina (1939-2006)”, “Juventus I Campioni”, “Juventus, la Fabbrica dei Campioni”, “Juventus, il Quinquennio d’Oro” e “Juventus 6 nella Storia”.
Per tanti anni ho ricoperto l’incarico di addetto stampa di Taormina Arte, seguendo da vicino i più grandi eventi di cinema, teatro e musica organizzati nella capitale siciliana del turismo con personaggi di fama mondiale. Poi sono stato responsabile delle pubbliche relazioni del Celtic Taormina, squadra di calcio fondata da Jim Kerr, cantante dei Simple Minds. Infine ho seguito il G7 del 2017 per numerosi organi di informazione.
Quali impressioni, dopo aver intervistato l’uomo più ricco del mondo, il grande imprenditore Bernard Arnault?
Il miliardario francese, presidente del gruppo del lusso LVMH, è una persona straordinaria, di grande umiltà. Ogni anno per me è un piacere incontrarlo quando viene a Taormina”.
Giusy Giacone