Mostra / Sette artisti contemporanei raccontano l’Etna nel teatro Bellini di Acireale

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artisti contemporanei raccontano l'Etna in una mostra

Al Teatro Bellini di Acireale è stata inaugurata la mostra “Sognare da svegli – la resilienza dell’arte”, progettata dall’associazione culturale Basaltika e curata da Carmelo Nicosia.
Sette artisti contemporanei- illustra una nota stampa- attraverso diversi linguaggi, dalla fotografia alla pittura, dalla scultura all’installazione, raccontano l’Etna dentro il suggestivo Foyer dell’antico teatro di via Romeo.

All’inaugurazione sono intervenuti la presidente di Basaltika Oriana Tabacco, il curatore della mostra Carmelo Nicosia e gli artisti. E anche l’assessore alle Politiche Ambientali Francesca Messina, in rappresentanza dell’Amministrazione.
La mostra è la tappa conclusiva del progetto “L’Etna ridisegna il territorio delle Aci 28 giugno 1329” dell’associazione culturale Basaltika, in collaborazione con l’INGV- Osservatorio di Catania e il patrocinio della Città di Acireale, dell’ARS, dell’Assessorato regionale al Turismo, del Comune di Aci Sant’Antonio e dell’Accademia dei Dafnici e degli Zelanti.Teatro Bellini Acireale, mostra sull'Etna

“La mostra – dichiara il presidente di Basaltika Oriana Tabacco – è un invito all’ascolto. E’un dialogo possibile tra due luoghi nel tentativo di una rigenerazione possibile tra il vulcano e l’incompiuta del Teatro Bellini”.

La mostra sull’Etna percorso virtuoso di rigenerazione

Attraverso l’arte è possibile innescare nuove riflessioni, rivivere l’importanza dell’Etna per la nostra storia – sottolinea l’assessore Francesca Messina. E come gli eventi eruttivi abbiano determinato lo sviluppo e l’identità del territorio delle Aci. La mostra sarà visitabile per due mesi, siete tutti invitati a visitarla!”.

Carmelo Nicosia, curatore della mostra, crede nella rigenerazione del Teatro Bellini. “Può l’arte attivare un processo virtuoso di rigenerazione? – chiede-. Noi crediamo di sì. Gli artisti chiamati ad intervenire ci hanno restituito un Etna madre generatrice di vita nuova. Nel panorama di un vulcano stereotipato per mezzo dei media e dei social, in cui assistiamo alla mercificazione dell’immagine, gli artisti ci offrono un viaggio onirico alla riscoperta di un tempo passato. Visitatori alla mostra sull'Etna

Carmen Cardillo con la visione di Etna che guarda al mare in un abbraccio fatto di luce nuova. Giuseppe Livio con i suoi volti che hanno dominato queste terre, ci propone un Etna in dialogo con l’isola di Vulcano. Filippo La Vaccara ci ricorda di essere isola e le sue sculture ci rimandano all’archeologia di questi luoghi. Johannes Pfeiffer (tedesco) riconfigura lo spazio con un intervento specifico e accende una nuova luce in questo luogo.
L’Etna di Oriana Tabacco è una terra rigogliosa e buona, non è terra arida ma un viaggio antico tra coni lavici e betulle. Samantha Torrisi e la sua visione onirica ci invita all’ascolto, e nello spazio allestisce uno scrigno dove rifugiarsi e ritrovarsi per contemplare la bellezza. Helena Valsecchi (italo-portoghese) con il suono pensato dentro questa incompiuta, ha registrato la respirazione del vulcano in simbiosi con la respirazione umana in armonia con l’andamento ondoso del mare e dell’oceano in un moto continuo, in un parallelismo che unisce le sue terre”.

Creazione di uno degli artisti
Creazione di uno degli artisti

La mostra sull’Etna visitabile fino al 27 dicembre

La mostra “Sognare da svegli”, ad ingresso libero, sarà visitabile fino al 27 dicembre tutti i giorni su appuntamento (3385908402), venerdì dalle 17 alle 20 ed il sabato e la domenica dalle 11 alle 13 e dalle 17 alle 20.

Il progetto dell’Associazione Basaltika è stato avviato a Palazzo di Città con la conferenza storico scientifica “L’Etna ridisegna il territorio delle Aci – 28 giugno 1329”. A porgere i saluti istituzionali il primo cittadino di Acireale Roberto Barbagallo, che ha promosso l’iniziativa. “Abbiamo sposato entusiasti il progetto dell’associazione Basaltika, che racconta l’Etna, elemento identitario fortissimo per il nostro territorio. Fino alla fine dell’anno le immagini e le suggestioni dell’Etna animeranno il nostro Teatro Bellini. Questo sarà scenografia d’eccezione per le rappresentazioni di sette autori contemporanei”.

La presidente di Basaltika, Oriana Tabacco, ha coordinato i lavori e ha spiegato l’obiettivo del progetto nato dall’urgenza di narrare gli eventi eruttivi che determinarono nei secoli lo sviluppo e l’identità del territorio delle Aci.

La testimonianza storica di Nicolò Speciale

Al centro dell’incontro il contributo del direttore dell’INGV di Catania Stefano Branca sulle eruzioni storiche dell’Etna sul territorio delle Aci, che ha raccolto la testimonianza storica dell’eruzione del 28 giugno 1329 di Nicolò Speciale: “Le discipline scientifiche e umanistiche da vent’anni hanno iniziato a dialogare e se i vulcanologi discutono con gli storici e gli archeologi forse si riesce a fare chiarezza. Nicolò Speciale era un cronista ed è la più antica fonte di un contemporaneo che ha osservato direttamente un evento eruttivo dell’Etna”. Sono intervenuti lo storico e scrittore Saro Bella e il giornalista e scrittore Giuseppe Riggio tracciando i segni del vulcano nelle terre di Aci.

Il progetto si concluderà il 27 dicembre con la presentazione del volume editoriale L’ETNA RIDISEGNA IL TERRITORIO DELLE ACI 28 GIUGNO 1329, edito dalla casa editrice INGV e curato dall’associazione Basaltika. Per l’occasione il Conservatorio Vincenzo Bellini di Catania con un piccolo concerto ripercorrerà i ritmi del vulcano dentro gli echi musicali di Vincenzo Bellini.

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