Mostre ad Acireale / “Cibo dell’anima” all’Ipab Santonoceto. Jano Barbagallo: “Senz’arte non si può vivere”

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Incontrare l’artista acese Jano Barbagallo è un’esperienza singolare. Da vari anni, da quando venne chiusa la sua bella galleria in via Currò, Jano si è visto molto meno nella nostra città; quest’anno, con evidente sorpresa dei nostri concittadini, è tornato e collabora con Santo Primavera, commissario  straordinario dell’Ipab Santonoceto, riguardo alla mostra “Cibo dell’anima”. Molto ammirati i suoi quadri astratti. Attraverso le sue stesse parole, dense di significati, scopriamo la bellezza delle opere di nove artisti siciliani.

L’arte con l’ispirazione nasce dal mondo interiore. La mostra “Cibo dell’anima, quali messaggi racchiude? Iano Barbagallo

“Senza arte non si può vivere; è cibo dell’anima, la realizzazione di momenti e sentimenti che ogni essere umano dovrebbe avere. Questo ciclo di mostre di artisti siciliani professionisti, assieme al Commissario al dott. Santo Primavera, l’abbiamo creato con questo scopo. Nove gli artisti  che hanno esposto le loro opere su questa tematica. Le visite sono state guidate da me con la collaborazione di studenti di scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado. La rassegna ha avuto un grande successo di pubblico selettivo, attento alle tematiche odierne. Vivendo per sei mesi l’anno a Shangai, e sei mesi in Europa, giunto ad Acireale, sono spinto a fare mostre del genere.”

Quale è la tua attività a Shangai?

“Attività primaria quella d’insegnamento in Accademie statali sulle tecniche della carta con fabbricazione della carta sul luogo, come la facevano nel Medioevo. I cinesi sono molto attenti a questo tipo d’attività, disponibili a qualsiasi livello anche economico; rispettano l’arte italiana ed europea, in generale.”

In questa mostra le tue opere come si rivelano cibo dell’anima?

“Ogni spettatore sublimizza i significati che riesce a percepire dalle rappresentazioni astratte, che non hanno uno specifico tema, ma lasciano libero il pensiero dello spettatore per un’interpretazione personale. In particolare vorrei parlare di un mio quadro, dove attraverso la scala cromatica, appare un angelo in atteggiamento sacro: noi comuni mortali dobbiamo capire che l’essere che sta in alto, scende anche in basso con la sua stessa identità.”

Sei rimasto contento della tua mostra  in Acireale?

“Acireale purtroppo rende poco, perché le istituzioni locali hanno altri interessi: alla mostra non abbiamo avuto alcuna presenza di amministratori. I turisti visitatori si sono lamentati che una manifestazione tanto importante non è stata pubblicizzata nel cartellone estivo delle manifestazioni culturali.”

Chi sono gli altri artisti espositori?

“Tra gli altri, Irene Catalfamo da Messina, impegnata sull’astratto; Filippo Curiale da Catania, in memoria, uno dei più grandi artisti del 900 catanese, con quadri su paesaggi marini e rurali; ancora, Signorello da Catania; Alfio Sorbello da Santa Venerina su tematiche metropolitane. Interessante una  collettiva di artisti acesi e del territorio sul figurativo e l’astratto.”

                 Anna Bella

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