Di recente, l’ “Accademia Euromediterranea delle Arti” di Messina ha contribuito alla realizzazione di una mostra d’arte presso la “Galerie Maison Sensi” in rue de la Regence (n.13) del noto quartiere “Le Sablon” di Bruxelles.
La mostra dal titolo “La Méditerranée et ses ambiances” ha visto la partecipazione di numerosi pittori, molti dei quali provenienti dalla Sicilia.
Tra di essi rientra l’artista Giuseppe Mario Frezza, consulente culturale del Comune di Acicatena.
Insieme a lui hanno partecipato: Giovanni Aquila, Nino Arcidiacono, Giovanni Biscari, Eleonora Catania, Maria Grazia Diquattro, Simona Franz, Marzio Gabrielli, Croce Gatto, Mary Macchi. E ancora, Nino Mangano, Beatrice Nicosia, Michela Panfoli, Daniela Piazza, Maria Carla Prevedello, Santina Rapisarda, Antonella Tornello, Nicolò Vinciprova.
Hanno, inoltre, presenziato all’evento la critica d’arte professoressa Maria Teresa Prestigiacomo, responsabile della summenzionata Accademia, la pittrice francese Lydia Canclaux, pluripremiata in Italia e all’estero, l’ospite d’onore Marcello Strano, l’onorevole Massimo Romagnoli e la dott.ssa Maria Garcìa, curatrice dell’organizzazione belga.
Diploma d’onore al dipinto “Vicolo di Taormina” di Giuseppe Frezza
Il dipinto esposto da Frezza, intitolato“ Vicolo di Taormina”, è stato insignito di un prestigioso diploma d’onore. A tal proposito, l’artista ha spiegato che “ lo scenario raffigurato rappresenta uno scorcio urbano dell’area locale risalente al secolo scorso.
Ho tratto ispirazione – ha soggiunto – da una vecchia foto riprodotta nella rivista Bell’Italia, che ritraeva proprio questo vicolo. Pertanto, ho pensato di immortalarlo in un dipinto con il proposito di rammentarlo secondo l’originaria bellezza. E’ stata un’importante occasione per divulgare in un altro paese europeo le bellezze monumentali e architettoniche che caratterizzano la Sicilia. Da sempre – ha concluso – mi ha mosso il desiderio di eternare i paesaggi, i monumenti e gli ambienti naturalistici della nostra isola”.
Non a caso, uno dei temi principali e predominanti in ogni singola opera di Frezza è la bellezza primigenia della natura. Il sapiente utilizzo di colori tenui e vigorosi genera un contrasto cromatico che conferisce ad ogni rappresentazione pittorica una dimensione pura ed incontaminata. Si scorge, altresì, un continuo e costante rimando alla tradizione popolare siciliana. Non passano in secondo piano i molteplici elementi figurativi che ineriscono alle nostre città, ai crateri fumanti dell’Etna, alle rocce vulcaniche, agli odori, ai sapori, agli oggetti e persino ai cibi nostrani.
Come evidenziato dallo stesso Frezza “ decantare e raffigurare le meraviglie della nostra amata terra è un impulso spontaneo ed incondizionato che governa il mio agire nell’arte. Quest’ultimo riconoscimento ottenuto – ha concluso con entusiasmo – lo dedico al profondo amore e alla smisurata passione che ho sempre nutrito per l’ammaliante splendore della Sicilia”.
La rassegna, in virtù del grande successo riscosso, resterà aperta, in proroga, fino al prossimo 19 giugno.
Livio Grasso