Mostre / La pittura semplice di Enza Sorbello: 25 opere esposte a Zafferana Etnea

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Enza Sorbello

Non é la prima volta che Enza Sorbello presenta le sue opere pittoriche al pubblico; ma l’entusiasmo che l’artista ci mette è quello dell’esordio.

L’ultima, mostra, l’ha appena tenuta nella sua Zafferana Etnea, nella sede dell’”Associazione artistico-culturale Giuseppe Sciuti”, della quale fa parte, sulla via Roma, a poche decine di metri dalla piazza principale e dalla chiesa Madre.

Qui ha esposto 25 opere, tutte su tela, di diverse dimensioni, nelle quali conferma la sua vocazione per il figurativo e per i paesaggi, con particolare attenzione per gli scorci di centri abitati.
La Sorbello è fedele ai suoi modelli e alla sua ispirazione; non presenta mai colori particolarmente forti, né forzature stilistiche. Ciò che vede (o immagina) disegna e colora ad olio.Miss con ali

Un soggetto diverso..

C’è un quadro che si distingue dagli altri, per la sua composizione. L’artista ha dipinto fedelmente una miss e l’ha adornata di una sorta di criniera, cadente dalla parte alta delle spalle, che sembra formare delle ali e fanno pensare ad un angelo.
Alla domanda su quale opera, fra quelle esposte, sente più sua, dopo qualche tentennamento, indica proprio questa sorta di composizione tra reale (la miss) e surreale (le sembianze angeliche).

Enza si scioglie quando ricorda l’innamoramento per la pittura. “Seguivo, sui venti anni – ricorda – diverse mostre e altri eventi culturali. E mi chiedevo se fossi stata capace io di realizzare opere del genere. Anzi, mi chiedevo e mi rispondevo che, se ci riuscivano in tanti, e tra questi molti miei conoscenti, perché non avrei potuto diventare io un’artista delle arti figurative e, in particolare, della pittura”.

Enza Sorbello
Enza Sorbello davanti ad una sua tela che ritrae uno squarcio di Scopello

Gli inizi

La svolta arriva quando Enza Sorbello viene a sapere di un corso serale, appunto di pittura, organizzato dalla “Società di mutuo soccorso Agostino Pennisi” di Acireale. Si iscrive, convinta di iniziare un’avventura assolutamente nuova per lei che, però, vale la pena di vivere.

Conosce Francesco Contarino, artista acese già noto e maestro capace di tirare fuori dai suoi allievi le capacità inespresse, quando ci sono. Segue il corso per tre anni, con grandi sacrifici per conciliare gli impegni familiari con la scuola di quell’arte che l’affascina.

“Il maestro – sottolinea con riconoscenza la Sorbello – ci seguiva uno per uno con tanta dedizione, come se ciascuno di noi fosse l’unico allievo. Io ho cercato di imparare quanto più possibile. Conscia che, partendo da zero, avevo bisogno di acquisire e porre le basi, innanzitutto, prima di affinarmi e capire dove mi avrebbe portato quella esperienza”.Mostra di Enza Sorbello

Tanti apprezzamenti

Alla domanda se, questa esperienza, l’ha portata lontano, risponde con semplicità che “sì, nel senso che ho partecipato a decine di mostre in tanti centri della zona etnea, ma anche fuori della provincia. Ho avuto apprezzamenti e congratulazioni che magari non mi aspettavo. Mi sento appagata, considerando sempre che ho cominciato da zero”.

Prima di congedarci, rivela di avere praticato un’altra forma d’arte, prima della pittura.
“Da ragazza, ho studiato e suonato pianoforte nell’istituto delle suore ‘Figlie di Maria Ausiliatrice’ di Viagrande, dove abitavo e frequentavo le scuole. Ho anche suonato l’organo in chiesa. Poi ho abbandonato”.

All’ultima domanda circa il prosieguo della sua vita artistica, Enza sorride, allude al fatto che non è più una ragazzina. Ma assicura che non ha alcuna intenzione di ritirarsi. Anzi.

L.V.

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