Il tecnoparco Archimede di Siracusa è un’esposizione permanente. All’interno è possibile ammirare repliche e riproduzioni in scala di macchinari utilizzati nel III secolo, con importanti contributi archimedei.
Musei siciliani / Il tecnoparco di Archimede
In un parco di 1700 metri quadri, si ammirano le repliche e i modelli in scala di strumenti e macchine che mettono in evidenza i contributi tecnologici apportati da Archimede alla cultura scientifica e tecnica del tempo. La struttura, immersa nel verde, si trova in Via Giuseppe Agnello 26, a circa 200 metri dall’ingresso del Teatro Greco.
Il Tecnoparco Archimede nasce nel 2008 da un’idea del professore Antonino Vittorio e dalla volontà della sua famiglia di mettere in atto una struttura che ricordasse e onorasse il grande personaggio siracusano. La costruzione delle macchine fu affidata a maestranze locali. Disegni e schemi furono sviluppati dall’architetto Cinzia Vittorio attraverso indicazioni lasciateci da antichi scienziati e meccanici del periodo ellenistico – romano come pure seguendo le ricostruzioni fatte da Leonardo ed altri ingegneri vissuti fra il XV e il XVII secolo.
Tecnoparco di Archimede / Le diverse aree tematiche
Il Parco poi diviso in aree tematiche. La prima area è quella delle macchine semplici. All’interno della quale si possono ammirare esempi di leve e applicazioni connesse al vantaggio meccanico, come paranchi e argani. Segue poi l’area che illustra le catapulte e le balliste. Si tratta di ricostruzioni di macchine da guerra a grandezza naturale inventate o potenziate da Archimede per difendere la città di Siracusa durante l’assedio Romano nel III sec. Sono evidenziati gli usi e la classificazione di tali macchine. Si possono ammirare Mekane, Trispastos, Gru e Mani ferree.
Nell’area dedicata all’idrostatica ed all’idraulica si trovano Vasi comunicanti, Sifoni, La vite di Archimede, Pompe Ctesibie, Livella, Pompe di livello, Corobate.
Seguono due orologi ad acqua, un torchio per la spremitura dell’uva e gli specchi ustori. In vicinanza delle macchine sono poste delle ampie didascalie esplicative.
Tecnoparco di Archimede / I laboratori del parco
Il Tecnoparco “Archimede” rappresenta una tappa culturale di enorme interesse storico e scientifico per quanti desiderano fare turismo culturale a Siracusa, ed un’interessante opportunità per le scolaresche che dalla osservazione diretta e dalle dimostrazioni scientifiche degli insegnamenti appresi in ambito scolastico, giungono all’astrazione arricchendo in tal modo le loro conoscenze. Tutti i laboratori durano 30 minuti, il numero massimo di partecipanti a turno 25 alunni e il numero minimo di partecipanti a turno 5 alunni e il costo del laboratorio è di 1 €uro.
Il laboratorio ‘‘Il segreto della forza’‘, in cui si potranno sperimentare i principi legati alla meccanica, forze, pesi, misure e leve. ”Le macchine da guerra”, in cui si impareranno a sperimentare i principi delle leve attraverso le macchine belliche e potranno realizzare un manufatto relativo alla catapulta che porteranno via con se. ”Idrostatica” per sperimentare i principi base relativi alle leggi idrostatiche. ”Ottica” per osservare i principi base relativi alle leggi fisiche legate all’ottica.
Tecnoparco di Archimede di Siracusa / Le macchine presenti nel museo
‘‘La vita senza fine” è una macchina semplice che può funzionare da organo di collegamento o di unione come pure da organo di manovra o di traslazione. Essa è un corpo a spirale generato dal moto elicoidale con avanzamento a ogni giro uguale nel passo; si possono così traslare slitte, carrelli, saracinesche. La celebre ”Catapulta” è un’arma da lancio semplice, costituita da un arco di legno ai cui estremi viene tesa una corda. Il tiraggio della corda veniva fatto con un verricello, che metteva in tensione anche l’arco.
”Stomachion” è un antico gioco greco, il cui nome deriva da Stomachos, che significa irritazione. E’ un puzzle composto da quattordici pezzi, tagliati in forme geometriche tra cui undici triangoli, due quadrilateri e un pentagono. Questi pezzi consentono al giocatore di formare un quadrato, cambiando la combinazione in base alle proprie abilità. Non c’è certezza che l’ideatore dello Stomachion sia stato proprio Archimede. Il suo fine era infatti quello di migliorare alcune tecniche di calcolo, come quello combinatorio, fondamentale per risolvere lo Stomachion. Alcuni studiosi fanno pensare che abbia usato lo Stomachion per formulare i suoi teoremi geometrici.
”Specchi Ustori”, sono legati alla difesa di Siracusa durante l’assedio dei romani ed alla figura di Archimede come ideatore di essi. Il reale utilizzo degli specchi ustori è frutto di leggende. E’ probabile che questa leggenda, arrivata sino ai giorni nostri, sia frutto di frammenti di un’opera di Archimede unita a successivi esperimenti condotti da altri scienziati posteriori a lui. Peraltro leggenda vuole che, su consiglio di Archimede, alcune centinaia di Siracusane, con i loro specchi abbiano riflesso i raggi del sole su particolari punti delle navi nemiche, mentre alcuni soldati lanciavano sopra il riflesso luminoso lance con materiali incendiari.
Clara Privato