La figura del maestro Giuseppe Monterosso (Canicattì 1866 – Aci Catena 1947), fondatore della banda municipale della città di Aci Catena, è stata oggetto di studio parte del professore Dante Cerilli. Egli con lungo e paziente lavoro basato su fonti scritte e orali ne ha ricostruito la vita e le opere. Ha ripercorso il lungo e articolato percorso dell’ intensa attività musicale quale compositore e direttore di orchestra, dalle sue origini in Canicattì fino alla permanenza in Aci Catena dopo una parentesi a Malta. Qui il maestro si fece apprezzare come direttore delle più prestigiose formazioni bandistiche del luogo.
La sua formazione musicale di taglio classico è evidente nell’impostazione e formazione del complesso bandistico e nelle sue composizioni. E ne plasma l’immagine e l’operato.
“Monterosso è da considerarsi un artista a tutto tondo. Ha saputo creare uno stile personale – afferma il maestro Salvo Miraglia – capace di dare il giusto peso alla musica popolare inserendola nelle sue composizioni. Ne è esempio il valzer “ Le Premier Amour “, la cui analisi formale evidenzia l’analogia con la musica napoletana. Di questa coglie sia gli aspetti stilistici comuni sia quelli che se ne distaccano rendendola originale e di piacevole ascolto. E ne mette in risalto il tema ricorrente che ricorda un canto tipico della pietà popolare catenota.
Un inno dedicato alla Madonna della Catena
Tra le composizioni del maestro Monterosso il notissimo inno dedicato alla Madonna della Catena “ Ci salvò”, sul testo di mons. Salvatore Bella.
L’operato del Monterosso è strettamente legato alla storia del “ Corpo Musicale Aci Catena” che sotto la direzione del maestro raggiunge un alto livello musicale e grande favore di pubblico.
All’inizio la Banda era amministrata da un direttivo interno che dipendeva dal Comune. E aveva il compito di ingaggiare, per chiamata diretta, il direttore scelto tra una rosa di musicisti referenziati capaci di sostenere un scuola di musica. Oltre alla organizzazione di spettacoli pubblici per le varie occasioni.
La scalinata antistante la chiesa di Sant’Antonio di Padova del Convento dei Cappuccini costituiva il palco naturale delle esibizioni. Oggi, anche se l’esperienza della banda comunale è cessata nel 1978, analoga opera continua grazie ad associazioni private.
Al maestro Giuseppe Monterosso successero i maestri Pasquale Fontana che riavviò la scuola di musica per gli allievi, Vincenzo Minissale che continuò l’opera intrapresa da Monterosso e Stefano Ausino che diresse il “ Corpo Musicale di Aci Catena” per sedici anni, sensibile e attento ai mutati gusti del pubblico.
Una lapide ed un convegno per celebrarne la memoria
Per celebrare la memoria di Giuseppe Monterosso, nel 75° anniversario della morte, recentemente è stata apposta e svelata una lapide accanto all’ingresso dell’abitazione del maestro. ( Nella foto un momento della cerimonia).
La sindaca di Aci Catena prof.ssa Margherita Rita Ferro auspica che l’apposizione della lapide possa simbolicamente costituire per i giovani e i meno giovani la base su cui costruire il domani del Bene e della Cultura.
Presenti alla cerimonia il sindaco di Canicattì Vincenzo Corbo, l’ass. Mario Di Prima delegato per il comune di Acireale e don Carmelo Sciuto, rettore della chiesa S. Antonio di Padova al convento e prevosto della chiesa Matrice intitolata a Maria SS. della Catena.
Durante il convegno di studi svoltosi presso la sala consiliare del Municipio di Aci Catena (nella foto) sono state presentate la figura e le opere del m° Giuseppe Monterosso.
Angela Pirronello