Musica / Il Duo Improprium (flauto-fisarmonica) in concerto a Paternò

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Duo Improprium

Dopo la presentazione in prima nazionale a Catania di “Incontro”, l’EP di esordio del Duo Improprium, ecco un concerto del nuovo ed innovativo ensemble composto da Domenico Testaì, flautista impegnato in numerose formazioni di grande prestigio e con collaborazioni di alto profilo, e Maurizio Burzillà, fisarmonicista di rimarcato talento e poliedricità molto apprezzato anche all’estero.

L’evento – informa una nota dell’organizzazione -avrà luogo sabato 20 maggio,  alle 20, nella storica chiesa di Santa Caterina d’Alessandria in Piazza della Concordia a Paternò. E’organizzato dall’Associazione culturale Anfiteatro presieduta dalla maestra Rosamaria Terranova, direttore artistico m° Mario Spinnicchia.
In programma composizioni tratte dal disco di esordio e brani di autori noti ed apprezzati dal grande pubblico.CD Incontro

Testai-Burzilla, un ensemble inconsueto

Incontro nasce dal connubio di due musicisti, Domenico Testai e Maurizio Burzillà, provenienti da esperienze musicali diverse, una ricerca su campo che coglie l’essenza di vari idiomi, dal popolare, al genere colto, al jazz.
Due strumenti che, per motivi acustici possono sembrare contrastanti, si incontrano nei brani scritti e trascritti per questo ensemble raro da trovare nelle sale da concerto e nei concerti open.
Inoltre i due musicisti, uniti da grande amicizia e stima reciproca, hanno conoscenze di generi diversi tra loro ma incontrandosi riescono ad ottenere un risultato originale. Connubio tra l’eleganza tematica del flauto e la completezza ritmico-armonica della fisarmonica.

Il progetto è costituito da composizioni originali del maestro Burzillà nate per il duo, con l’intento di consolidare un repertorio cameristico finora quasi inesistente per questa formazione. Ma che non disdegna i grandi del xx secolo, da Astor Piazzolla a Carlos Jobim.Testaì e Burzillà

 Il Duo Improprium nella storica chiesa di Santa Caterina d’Alessandria

 L’edificio venne edificato tra il 1725 e il 1730 in sostituzione di un più antico edificio, risalente alla metà del XVI secolo. Ma danneggiato dal terremoto del 1693, che era stato sede dell’omonima confraternita sin dalla sua costituzione nel 1574. La nuova costruzione si realizzò grazie alle somme donate dal sacerdote Giacinto Giglio, governatore pro tempore della confraternita. E la nuova sede  consacrata il 6 ottobre del 1730.
Intorno alla metà del Settecento si realizzarono la facciata e il campanile. Tra il 1774 e il 1792 gli altari in marmo, mentre il pavimento in intarsi marmorei vide la luce tra il 1803 e il 1804.

L’edificio subì cospicui danneggiamenti dai bombardamenti inglesi dell’estate del 1943. Riparata negli anni seguenti all’evento bellico, la chiesa venne nuovamente danneggiata dai terremoti del 1990 e del 2002. In seguito ai lavori di restauro, finanziati dal dipartimento regionale per la protezione civile, è riaperta al culto dal 10 maggio 2011.
La chiesa accoglie anche il culto dei santi Alfio, Filadelfo e Cirino, che vi è documentato dal 1632.

 

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