Musica / Le piccole “Gocce di romanticismo” di Guendalina Consoli

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Guendalina Consoli

“Vedere l’universo con gli occhi di un altro, di cento altri, vedere i cento universi che ciascuno vede, che ciascuno è”. A questa citazione di Marcel Proust, si è ispirato il nuovo progetto discografico della pianista siciliana Guendalina Consoli, uscito durante le festività natalizie. Una scelta emozionale di miniature musicali del periodo romantico, o più precisamente un viaggio. Quello che l’artista ha voluto regalare al suo pubblico concedendosi e concedendo libertà. La libertà di “viaggiare” senza mai rimanere vincolata ad un unico “luogo”.

Il progetto musicale di Guendalina Consoli

Il progetto musicale è nato grazie al supporto dell’etichetta discografica TPR. “Uno staff d’eccezione composto da figure altamente professionali con cui” – ha tenuto a precisare Guendalina – “ho avuto il piacere e l’onore di dar vita ad una coproduzione altamente stimolante e gratificante”. Un itinerario artistico, dunque, che comprende brani in “piccola forma” di Liszt, Chopin, Abelardo, Glinka, Massenet, Debussy e Fanny Mendelssohn. Appunto Gocce, in grado di concentrare in poco tempo la vasta concezione poetica e musicale di ogni specifico artista presente.

Dall’8 dicembre presente in tutte le piattaforme digitali e fisicamente in tutti i negozi musicali dal 22 dicembre, la raccolta comprende i generi romantici più popolari. Dal Notturno, “esplorato” in tutte le sue declinazioni – malinconia, amore, bellezza, drammaticità… – all’Intermezzo, dall’Arabesque alle forme di danza del Valzer e del Tango.

Gocce di Romanticismo di Guendalina Consoli
Foto di Luca Guarneri

Guendalina Consoli, il percorso professionale

Catanese, per l’esattezza di Trecastagni, paesino ai piedi dell’Etna, Guendalina già all’età di undici anni scopre la sua passione per la musica e ad essa dedica i suoi studi ed il suo futuro. Dopo aver conseguito la laurea di primo livello presso il Conservatorio di musica “G.Martini” di Bologna, sotto la guida di Agata Catania. Si è perfezionata in seguito con insigni maestri, fra i quali Boris Petrushansky, Andrej Jasinski (Accademia Internazionale Mozarteum di Salisburgo) o Joaquim Achucarro (Accademia Chigiana di Siena).

Successivamente ha conseguito il diploma di alto perfezionamento pianistico presso l’Accademia Internazionale Superiore di Musica “Lorenzo Perosi” di Biella sotto la guida di Annamaria Cigoli. Vincitrice di numerosi concorsi nazionali ed internazionali, si esibisce frequentemente in recital, riscuotendo sempre grandi consensi di pubblico e di critica, in Italia ed all’estero.

Guendalina è stata ospite di numerose associazioni musicali in varie città italiane e si è esibita da solista con l’Orchestra Sinfonica d’Ivrea, nel Concerto KV238 di Mozart. Ha inciso, inoltre, la Sonata n°3 in fa maggiore (Hob XVI/23) di F.J.Haydn ed ha partecipato alle celebrazioni del 150° della morte di F.Chopin per la Società Nazionale “Dante Alighieri” di Catania e per l’Università degli studi di Catania.

Ha conseguito, infine, la laurea abilitante per l’insegnamento del pianoforte presso l’Istituto Superiore di Musica “Claudio Monteverdi” di Cremona e la laurea di secondo livello in Discipline Musicali presso l’Istituto Musicale “V.Bellini” (CT) con 110 e lode. Attualmente insegna pianoforte presso l’I.C. “De Cruyllas” di Ramacca.Guendalina Consoli, pianista

Nonostante aver viaggiato molto e studiato lontano da casa, le sue origini sono catanesi. Lei è figlia d’ a Muntagna, del vulcano etneo. Quanto c’è delle sue origini, della sua terra, nella sua musica e nella passione che ci mette?

Molto, davvero molto. Io vedo l’Etna dalle mie finestre e, da buona isolana, sono cresciuta con gli occhi pieni del mare. Sono convinta che chi vive circondato e nutrito di così tante bellezze naturali sviluppa necessariamente una maggiore sensibilità alle arti.

Eppure, la maggior parte dei suoi studi e delle sue esibizioni li ha fatti lontano da casa. Perché? Voglia di evadere o ha trovato difficoltà ad esprimersi qui in Sicilia. Quanto è impegnativo il percorso di un musicista?

Direi parecchio impegnativo. Non solo per gli studi che necessitano ma anche perché, nonostante molti sacrifici, le prospettive non sempre coincidono con i nostri propositi. E molto spesso è difficile emergere proprio nel luogo dove siamo nati.

Parlando di Gocce di romanticismo, nella copertina è presente una citazione dello scrittore Khalil Gibran noto per la sua forte spiritualità. Questa scelta, solo una frase che calzava a pennello o anche in lei c’è molta spiritualità?

Non è stata una scelta casuale. Io amo molto anche la letteratura ed ho volutamente abbracciato la spiritualità di Gibran. Nel mio CD io ho voluto mettere tanta spiritualità. Perché credo che oggi stiamo perdendo la sensibilità e l’adesione profonda ai valori spirituali.

Guendalina Consoli,  perché parliamo di “Gocce”, così piccole, quasi inconcludenti?

Perché le gocce sono sì piccole entità, ma che si influenzano e si arricchiscono e così partecipano alla composizione dell’infinito. Mi piace paragonarle alle piccole emozioni che sanno scatenare sentimenti forti ed importanti. Si tratta, infatti, di brani essenziali in cui si concentra tutta la concezione poetica del compositore. Allo stesso tempo, sono forme musicali libere, libere da eccessivi condizionamenti formali. E non a caso ho scelto diverse composizioni che dessero una panoramica generale romantica, per abbracciare un pubblico quanto più vasto possibile e sensibilizzare all’ascolto. Perché, quello che percepisco anche attraverso la mia esperienza di insegnante, è che al giorno d’oggi si ascolti musica molto poco.

Facendo riferimento alla citazione di Proust a cui lei si è ispirata “…vedere i cento universi che ciascuno vede, che ciascuno è”, lei che universo è?

Anch’io mi reputo una goccia e nel mio piccolo sento di aver contribuito, con il mio amore ed il mio impegno, a dare importanza all’universo musicale. E poi, anche se piccole, quando sono costanti, le gocce sono capaci di scavare. Così anch’io voglio lasciare il segno, condividere e fare scoprire la mia musica.

Cristiana Zingarino

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