Stupenda la mostra di presepi artistici e artigianali nel salone e nell’androne dell’ex collegio Santonoceto, corso Umberto, 188- Acireale. Inaugurata il 15 dicembre, è aperta tutti i giorni fino al 6 gennaio 2016, dalle 10 alle 12,30 e dalle 16,30 alle 20,30 ad ingresso libero.
L’originalità e la tecnologia hanno dato un tocco inconfondibile ai presepi, che attraggono l’attenzione dei visitatori, infondendo gioia e suscitando curiosità nello scoprire ogni particolare.
La Natività è rappresentata sia nei tipici presepi tradizionali sia in altri più moderni e suggestivi.
Gli artisti hanno attinto alla loro fervida fantasia, per onorare Gesù, Maria e Giuseppe, in modo indelebile. Si contemplano con emozione tali presepi nella loro varietà, appagando il desiderio di rivivere nel presente il fatto prodigioso dell’Incarnazione del Verbo divino.
Ascoltiamo dalla viva voce dell’artista Rosario Sciuto e dell’artigiano Rosario Lizio, entrambi pensionati, la loro testimonianza.
Il primo è autore della “Natività nella Basilica acese di San Pietro”; il secondo artista, Lizio, partecipa con due presepi, l’uno ambientato nella piazza Duomo di Acireale, con la grotta natalizia di fronte al luminoso Palazzo di Città e sullo sfondo l’Etna in attività lavica; l’altro, attuato con la collaborazione del noto pittore Saro di Aci, raffigura una monumentale chiesa ortodossa in Russia.
Rosario Sciuto dichiara d’avere lavorato otto mesi con passione.
– Come le è venuta l’idea d’inscenare la Natività nella Basilica dei Santi Pietro e Paolo?
“Ho voluto rappresentare il Natale in mezzo alla gente, scegliendo la Basilica di San Pietro, perché si trova nel punto centrale di piazza Duomo: secondo me, simboleggia la città, in quanto è lì che si conserva il Cristo morto del Venerdì Santo, molto venerato dagli acesi”.
– La Basilica è realizzata artisticamente in modo perfetto; il suo lavoro da cosa è stato supportato?
“Mi sono servito di decine di fotografie, scattate sia all’interno che all’esterno; il materiale è polistirene e polistirolo, i colori a tempera. L’organo è formato da matite avvolte da stagnola”.
– Completata l’opera, cosa ha provato interiormente?
“Soddisfazione per esserci riuscito, la gioia di condividere con altri l’evento del Natale”.
Con Lizio, ideatore 21 anni addietro della mostra “Il Natale in Acireale”, il colloquio s’incentra sul passato.
– Di quale commissione sui presepi in casa lei faceva parte e quale fu l’origine della mostra?
“ Facevo parte, da giovane, della commissione comunale che visitava i presepi nelle case, con i sindaci Gregorio Romeo, Rosario Leonardi, Rosario Sciuto, cugino del nostro artista. Quando si concluse questa attività, pensai di organizzare la mostra dei presepi artistici e artigianali, la prima volta all’Azienda di cura e turismo in corso Umberto, sede che venne utilizzata per dieci anni, poi a San Rocco, nella hall del teatro Maugeri e infine nella cappella del Santonoceto; da tre anni qui, nel salone. Subito ottenemmo grandi successi. E così siamo giunti alla ventunesima mostra”.
– Complessi e grandiosi sono i suoi due presepi. Come sono stati ideati?
“La grotta della Natività è inserita in un angolo di piazza Duomo, di fronte al Palazzo di Città, in cui ho voluto rappresentare il cuore di Acireale. Sopra le antiche terme romane di Santa Venera al Pozzo, ho messo un simbolo della cultura siciliana, il tamburello, raffigurante i campanili del Duomo, visti dal mare Ionio; l’Etna con la sua eruzione lavica in mezzo alla neve.
Natale /Per “Il Natale a San Pietroburgo”, io e Saro di Aci abbiamo voluto rappresentare la nascita di Cristo anche nella sede del potere, presso i Grandi del mondo, che s’inchinano dinanzi a Gesù Bambino”
Anna Bella