Nebrodi / Le patate di montagna della Sicilia nuovo presidio slow food

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Dalla Sicilia arriva un nuovo Presidio Slow Food: le patate dei Nebrodi, coltivate in un’area del Parco Naturale dei Nebrodi. Le patate dei Nebrodi si differenziano in tre tipologie: a pasta gialla con buccia rosa, a pasta gialla con buccia gialla e la patata “biancone”, oramai poco diffusa, con pasta e buccia completamente bianche.

Nebrodi / Le patate di montagna della Sicilia

La patata con la buccia rosa, ha dimensioni più piccole e una buona consistenza. Con la cottura rimane integra e quindi si presta a essere fritta, cotta al forno e in padella. La patata con la buccia gialla ha sapore delicato ed essendo più morbida, è ideale per arricchire minestroni, zuppe e frittate. Il biancone è una patata di grandi dimensioni, meno adatta a una lunga conservazione e utilizzato anch’esso per minestroni e zuppe.

Si tratta di tre ecotipi locali, frutto di una costante selezione dei contadini, che li hanno conservati e trasmessi di generazione in generazione. Si seminano da metà maggio a metà giugno, in solchi distanti 60-70 centimetri preparati su un letto arato superficialmente, fertilizzato con letame proveniente da allevamenti bovini e ovicaprini locali. Quando le piante raggiungono circa sette centimetri di altezza, si rincalza il terreno con l’uso di zappe, eliminando le erbe infestanti.

Presidio Slow Food / La salvaguardia delle varietà tradizionali

Con questo riconoscimento, sale a sei il computo complessivo dei Presìdi che arrivano da quest’angolo dell’isola, dopo la pasta reale di Tortorici, i fagioli di carrazzo, la provola, l’oliva minuta e il suino nero. Il Presidio è nato per promuovere le patate di montagna dei Nebrodi e il loro territorio di coltivazione. Tra gli obiettivi più importanti, la salvaguardia delle varietà tradizionali e il riconoscimento dell’importante ruolo degli agricoltori. I primi che dovranno continuare a prestare particolare attenzione alla sostenibilità delle pratiche agricole per la tutela dell’ambiente, del paesaggio e della salute. Il Presidio promuoverà le patate di montagna sul mercato locale, regionale e nazionale, contribuendo a rilanciare le attività agricole e il turismo del Nebrodi.

Nebrodi / Le Patate di montagna rischiano di scomparire

“Il riconoscimento ottenuto dalle patate di montagna dei Nebrodi dà il giusto risalto ad un prodotto che è un vero presidio per una terra che soffre lo spopolamento’’. Ad affermarlo è Giuseppe Mormino, referente slow food del presidio territorio. “Questi ecotipi crescono tra i 700 e i 1.300 metri di altitudine, terre non facili, dalle quali molti giovani preferiscono partire per trovare lavoro nelle zone di marina. In questo modo, perciò, rischiano di scomparire non solo le patate, ma un’intera cultura che da sempre si basa su agricoltura e allevamento. Se valorizzate, le patate possono quindi essere uno strumento per frenare l’abbandono della montagna”.

Chiara Iannizzotto

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