Nel ricordo di Maria Grazia

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Maria Grazia Cutuli

La settima edizione del Premio Internazionale di Giornalismo “Maria Grazia Cutuli coincide con il decennale dell’uccisione in un agguato in Afganistan della giornalista catanese con origini familiari di Santa Venerina. L’edizione di quest’anno sarà caratterizzata da particolare solennità. Venerdì 18 novembre alle ore 10 nell’auditorium della Facoltà di Lettere dell’Università di Catania avranno luogo le lezioni magistrali rivolte agli studenti degli atenei siciliani da parte dei vincitori: per la stampa estera la giornalista della televisione spagnola “Tve” Angela Rodicio e per la stampa italiana i cronisti rapiti e poi liberati in Libia nell’agosto scorso Elisabetta Rosaspina e Giuseppe Sarcina del “Corriere della Sera”, Claudio Monici di “Avvenire” e Domenico Quirico della “Stampa”.  Gli stessi nel pomeriggio parteciperanno ad un talk show nella Casa del Vendemmiatore di Santa Venerina, assieme all’altro premiato, quale giornalista siciliano emergente, il fotoreporter Fabrizio Villa e i giovani neolaureati vincitori del premio.

Sabato 19 novembre nel Teatro Massimo Bellini di Catania, alle ore 18, ci sarà la consegna ufficiale dei premi nel corso di una cerimonia alla quale prenderanno parte personalità della politica, del giornalismo, della cultura e dello spettacolo. La motivazione del premio ad Angela Rodicio è stato così motivato: “Corrispondente storica della televisione pubblica spagnola, reporter di guerra e analista di tutti i conflitti e le turbolenze internazionali degli ultimi vent’anni: dall’Iraq alle guerre balcaniche, dalla Palestina all’Egitto, dalla Tunisia alla Libia all’Iran. Con grinta, orgoglio e passione, ma anche con la modestia della professionista di classe che non  accetta di lasciarsi addomesticare, è un limpido esempio della più autentica figura dell’inviato speciale”. Il premio ai giornalisti italiani è accompagnato dalla seguente motivazione: “Insieme, poche settimane fa a Tripoli, nel vortice della guerra di Libia, hanno conosciuto in poche ore le parentesi entro le quali, molto spesso, si muove un inviato: dal massimo della sfortuna al colpo di fortuna. Una strada sbagliata poteva condurli alla morte, che è purtroppo arrivata per il loro autista; la coscienza dei due miliziani appartenenti allo stesso gruppo dei rapitori li ha restituiti alla vita. E’ il prezzo che si paga quando si vuol essere sul posto: sempre e comunque testimoni”.

Il fotoreporter Fabrizio Villa

Per il fotoreporter siciliano questo il giudizio: “Ricco di fantasia e intraprendenza, Fabrizio Villa è un freelance che si esprime raccontando le proprie emozioni con la forza delle immagini e della parola. In Bosnia o in Eritrea, in Cisgiordania o a Lampedusa, in un carcere o in un convento di clausura, dovunque egli operi, riesce a documentare con efficacia il nostro tempo”. I premi per le migliori tesi, selezionate dai delegati dei Rettori delle quattro Università siciliane e da esperti di rilievo internazionale, sono stati assegnati a Emma Luprano (dottorato), Andrea de Giorgio (laurea specialistica) e Clelia Passafiume (laurea triennale). Segnalati altri cinque. Per tutti, premiati e segnalati, sono stati resi disponibili stage di giornalismo presso le redazioni del “Corriere della Sera”. Il Premio è organizzato dalla Fondazione Maria Grazia Cutuli, presieduta da Mario Cutuli, fratello di Maria Grazia, con la collaborazione organizzativa del Comune di Santa Venerina. La Fondazione è costituita dalla Famiglia Cutuli, Rcs Quotidiani, Banca Nuova, Comune di Roma, Regione Siciliana, Provincia  regionale di Catania, Confindustria Sicilia, Ordine Nazionale dei Giornalisti, Federazione Nazionale della Stampa, Comune di S. Venerina e Comune di Catania.

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