“Nihao”, le emozioni fotografiche di Turi Calafato

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È in corso fino al 24 aprile, al Mammut di Catania (via San Lorenzo 20, da mercoledì a domenica, dalle ore 19,30, ingresso libero) “Nihao”, mostra fotografica di Turi Calafato, farmacista e fotografo. Ne parliamo con l’autore.
– Come e quando nasce questa passione per la fotografia?
“La mia passione per la fotografia nasce quasi due anni fa al ritorno di un viaggio in India e Nepal, in quell’occasione ho utilizzato una piccola macchina compatta e mi è dispiaciuto non avere con me una macchina migliore, quindi decisi che volevo approfondire il campo della fotografia e pochi mesi dopo ho acquistato la mia prima macchina reflex.”
– Hai seguito dei corsi per imparare le tecniche che adoperi?
“Ho fatto solo un corso di 20 ore con un amico fra giugno e luglio del 2011, ma ho solo imparato le basi dell’utilizzo della macchina fotografica in modalità manuale e la base dell’utilizzo di photoshop; da là in poi mi sono mosso da autodidatta.”
– Il desiderio di fare fotografie ti spinge a scegliere delle mete particolari o ti porti dietro la macchina e se sei attratto da qualcosa, scatti?
“Non vado mai in un luogo apposta per fotografare, ma avendo la macchina spessissimo con me, fotografo ciò che mi colpisce e mi attrae.”
– Cosa hai già fatto in quest’ambito? Mostre?
“La mia prima mostra è stata una collettiva(Anima Mundi) nel giugno del 2012, poi quest’anno un’ulteriore collettiva(Anthropology) e la mia prima mostra personale(Nihao).
Inoltre ho già lavorato in alcuni progetti professionali. L’ultima piccola soddisfazione è stata quella di essere incluso fra gli artisti rappresentati dall’agenzia Art+Commerce in collaborazione con photovogue per la vendita delle mie foto per i giornali e il web.”
– Cos’è la cosa che ti piace di più di questa passione? Rendere le immagini che vedi a tutti o vedere come si possono realizzare determinati giochi di colore o di tecniche particolari?
“La cosa che mi piace di più di questa passione è la possibilità di ‘trasmettere emozioni’ attraverso le mie immagini; infatti una delle cose che mi fa più piacere sentire è quando mi dicono che le mie immagini hanno fatto provare ‘qualcosa’ e che sono ‘espressive’”.
E infatti è proprio così, le immagini di Turi Calafato bloccano sensazioni, istanti, vita vissuta o solo sfiorata, immaginata e sognata.
                                                                                                                                               Alessandra Distefano

 

 

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