Partenza alla grande per la sesta edizione della “Nivarata, il festival internazionale della granita siciliana”, con una cerimonia d’inaugurazione in grande stile, che ha visto sul palco di piazza Duomo autorità cittadine, organizzatori, sponsor e componenti della giuria tecnica, tutti presentati col consueto garbo da Marinella Arcidiacono. L’edizione 2017, organizzata come sempre da “Progetti collaterali” in collaborazione con il Comune di Acireale, si è aperta con l’assegnazione al gelatiere acese Giovanni Basile (che lo scorso anno si è aggiudicato ben due premi) del titolo di “ambasciatore della granita” negli Emirati Arabi, paese dove ha iniziato da qualche mese un’esperienza imprenditoriale. A lui, come di consueto, l’omaggio della “coppola storta”, che da simbolo del malaffare si trasforma in simbolo di recupero del territorio e della cultura siciliana.
Dopo questa investitura hanno preso la parola le autorità presenti. Il sindaco di Acireale, Roberto Barbagallo, ha ricordato come la “Nivarata” sia anche un’occasione di promozione turistica della città. L’assessore alla cultura, Antonio Coniglio, ha sottolineato che questo evento si inserisce nel calendario annuale delle manifestazioni culturali, stilato dal Comune di Acireale per il 2017. Il presidente del consiglio comunale, Rosario Raneri, ha affermato che la granita per gli acesi è più che una tradizione, un vero e proprio rito in tutte le stagioni.
Significativa la presenza del Vescovo di Acireale, mons. Antonino Raspanti, il quale ha avuto parole di elogio per gli ideatori ed organizzatori di questa manifestazione, gli acesi Tiziana Privitera, Angelo Fichera e Vincenzo Pappalardo: “Ho incoraggiato sin dall’inizio – e continuo a farlo – questi ragazzi, che sono da elogiare: so come hanno iniziato con le sole proprie forze e so come, con tanto lavoro e sacrifici, dalla prima edizione alla presente, hanno superato grandissime difficoltà. Sono entusiasta di questi ragazzi! Mi auguro, quindi, che questa manifestazione potrà crescere sempre più ed essere occasione di sviluppo per il territorio. Per questo motivo sono oggi qui presente”. Bisogna ricoscere, infatti, come il vescovo Raspanti abbia saputo cogliere fin da subito l’importanza di questa manifestazione, che è evento culturale e di promozione territoriale.
Guido Leonardi