È stata solennemente celebrata anche quest’anno ad Acireale la memoria liturgica della Esaltazione della Santa Croce, festa dell’Arciconfraternita del SS.Crocifisso in San Pietro.
Nel pomeriggio del 14 settembre, il programma della festa ha avuto inizio con il raduno delle confraternite presso la chiesa di San Domenico. Al termine della recita del Santo Rosario si è snodata una lunga processione da piazza San Domenico alla Basilica Collegiata dei Santi Apostoli Pietro e Paolo, dove è stata celebrata una Santa Messa solenne, presieduta Don Guglielmo Giombanco, Vicario generale della Diocesi di Acireale nonché cappellano dell’Arciconfraternita del SS.Crocifisso in San Pietro, e concelebrata da Don Venerando Licciardello, delegato diocesano per le confraternite.
Oltre alla confraternita organizzatrice erano presenti: la Confraternita del SS.Sacramento in San Pietro, la Confraternita dei SS.Alfio, Cirino e Filadelfo in San Pietro, la Pia Unione delle Guardie d’Onore del Santo Sepolcro e la Fraternita Misericordia di Acireale; l’Arciconfraternita del SS.Crocifisso in Santa Barbara e l’Arciconfraternita delle Anime del Purgatorio e dei Morti di Aci Catena.
Nella sua omelia, Don Giombanco ha sottolineato come la Croce sia scuola di umiltà e palestra di vita: “Non dobbiamo mai dimenticare che la Croce, prima di essere la nostra, è stata di Cristo. Quando il dolore ci visita, insieme a Cristo siamo trafitti, ma non sconfitti, come ci ha insegnato lo stesso Gesù. La Croce, quindi, è anche albero di speranza: contemplarla vuol dire per noi cristiani avvertire la certezza che nella sofferenza Dio ci è sempre vicino per rialzarci”.
Subito dopo si è svolta la cerimonia di vestizione del nuovo confrate Fabio Bonaccorsi, che ha prestato pubblicamente l’impegno di osservare lo statuto della confraternita, di cui ha ricevuto copia dal Rettore, Gaetano Arcidiacono, insieme alle insegne, crocifisso ed emblema, benedette dal Cappellano.
La solenne funzione, animata dalla corale Akàthistos, diretta dal M° Carmelo Falcotti ed accompagnata all’organo da Davide Marano, si è conclusa nella cappella di Gesù e Maria con l’esecuzione dell’Inno a Nostro Signore Gesù Crocifisso, composto dall’indimenticato mons. Antonino Maugeri, e la solenne benedizione dinanzi al venerato simulacro del “Cristo Morto”.