In certi casi sono giovanissimi e alla prima esperienza, in altri hanno alle spalle anni di attività nel mondo del volontariato e dell’associazionismo. Dedicano con entusiasmo il loro tempo libero ai più piccoli e rappresentano i pilastri dell’oratorio. Sono i numerosissimi volontari senza il cui supporto sarebbe impossibile gestire le attività di un Grest e seguire decine di bambini. Vivono spesso quest’esperienza come una missione e sono pronti ad accogliere tutti e a fare della parrocchia un vero luogo di integrazione, un contesto in cui ciò che davvero conta è lo stare insieme.
“Faccio l’animatrice da ben 12 anni – ci racconta Angela Strano della parrocchia Maria Santissima Immacolata di Fiumefreddo – Ho iniziato come aiuto-animatore e adesso sono responsabile dell’oratorio. L’organizzazione delle attività ricreative e dei momenti di preghiera è molto cambiata nel tempo. Inizialmente ci riunivamo nelle diverse chiesette del paese, ma adesso abbiamo costituito un unico grande gruppo. Siamo più di cento, così numerosi da dover organizzare la serata conclusiva alla villa comunale. Gli animatori sono una trentina, con un’età compresa tra i 16 e i 40 anni. Cerchiamo di essere un punto di riferimento nel territorio e accogliamo tutti indistintamente, anche i bambini evangelici e musulmani che fanno parte della comunità. Siamo felici del nostro lavoro e del riscontro che abbiamo avuto, non solo tra i ragazzi ma anche nelle famiglie che partecipano alle attività e condividono lo spirito del nostro lavoro. E’ importante che i genitori capiscano che un Grest parrocchiale non funziona come un baby parking”.
Anche il Gruppo Estivo di Acitrezza, come ci spiega un’animatrice della parrocchia di San Giovanni Battista, Giorgia Scapellato, è portato avanti dal lavoro di venti volontari, alcuni davvero giovanissimi, che ogni giorno seguono le attività e i laboratori che coinvolgono bambini e adolescenti: “Spesso i ragazzi li prendiamo con noi da piccolini, li vediamo crescere, e continuano a fare parte del gruppo anche successivamente, dedicandosi all’animazione. Per noi è una vocazione aiutare i ragazzi, cerchiamo di farlo sempre, non solo nei mesi estivi. Ogni domenica apriamo l’oratorio e ci occupiamo dei più piccoli, anche dei bambini di nazionalità e religioni diverse”.
Un’ attività di volontariato vissuta come una missione educativa per Morena Patti, giovane mamma che assieme alle catechiste, agli educatori di Azione Cattolica e ad alcuni animatori volontari ha quest’anno organizzato a San Giovanni Montebello l’oratorio estivo: “Scopriremo strada facendo dove ci porterà questa nuova avventura. E’ la nostra prima esperienza nell’organizzazione di un Grest, ma non volevano lasciare i ragazzi senza un punto di riferimento e un luogo in cui trascorrere parte di queste vacanze. Volevamo organizzare delle attività che unissero il gioco al messaggio cristiano. Per me inoltre è stata una grande emozione dedicare tempo ai bambini e portare con me mio figlio, vederlo crescere lì dove io sono cresciuta, imparare gli stessi valori”.
Monica Trovato