“Orfeo ed Euridice” è il titolo promettente dell’ultimo libro del giudice-scrittore Santino Mirabella, Gip presso il Tribunale di Catania. L’appuntamento per la presentazione è fissato per venerdì 21 giugno alla Libreria Voltapagina di via F. Crispi 262, Catania. Già, intervistando l’autore, comprendiamo che si tratta di un appuntamento culturale interessante.
– Ancora poesie?
“Sì, la poesia è il mio genere preferito; io scrivo sempre e da sempre, quindi, ho molto altro materiale, racconti, romanzi, saggi e persino favole per adulti; ma, prima di dare spazio pubblico a queste opere, volevo chiudere temporaneamente con la poesia in modo appropriato”.
– Hai dato molto spazio alla poesia finora?
“Diciamo che ci sono già stati due libri di poesie, uno di epitaffi sarcastici e questo di poemetti”.
– Quest’ultimo cos’è in realtà?
“Si tratta di un’antologia che racchiude le poesie che più mi sono piaciute tre quelle edite nei precedenti libri e altre ancora inedite, pescate nei miei futuri libri; diciamo che è un libro per me, un omaggio a me stesso e al mio mondo di emozioni, una raccolta con cui chiudo questa fase del mio prospettarmi all’esterno mediante la poesia”.
– Chiudere temporaneamente hai detto, abbandonare la poesia mai, giusto?
“Certo, infatti ti anticipo già che il successivo libro, che uscirà a fine anno e sarà intitolato ‘Se di Tant’Acqua…’ è, in certo qual modo, ancora poesia”.
– Di che si tratta?
“Sarà un libro di immagini, quadri e fotografie di due amici, Salvo Trombetta e Alberta Dionisi, da me chiosate con liriche ispirate dalle immagini”.
– Tornando all’antologia, sono poesie d’amore?
“Il tema conduttore è l’addio, anche per questo il libro non è dedicato a nessuno ma è, come ti dicevo, per me”.
– La bellissima copertina è un disegno speciale, vero? Di una persona che, aggiungerei, promette proprio bene…
“Sì, la copertina è stata disegnata da Cristina, mia figlia”.
Insomma un autore che non si smentisce nemmeno questa volta.
Alessandra Distefano