Ospedale Cannizzaro / Incontro sull’importanza della prevenzione oncologica

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Osp Cannizzaro incontro su prevenzione oncologica

Nell’Aula Convegni dell’ospedale Cannizzaro si è tenuto un importante incontro dal tema: “Se sai …puoi! Prevenzione e stili di vita in ambito oncologico”. Organizzato dalle associazioni di volontariato AVULSS e ACTO, l’evento ha goduto del pieno appoggio della Direzione sanitaria dell’azienda ospedaliera, come testimoniato dalla presenza dello stesso direttore sanitario, dott.ssa Diana Cinà.

“Per un’associazione come la AVULSS che opera presso la nostra struttura con eleganza e discrezione, sempre presente, anche in tempo di Covid, la mia presenza qui vuol essere la dimostrazione della stima profonda che nutro verso ogni membro dell’associazione, ciascuno con le proprie caratteristiche nobili nei comportamenti e nel sostegno dei pazienti oncologici”. Ha tenuto a precisare nei saluti la dott.ssa Cinà all’apertura dell’incontro.

dottoressa Diana Cinà
Dott.ssa Diana Cinà, direttore sanitario dell’ospedale Cannizzaro

Prevenzione oncologica al Cannizzaro: “Se lo sai..puoi” slogan dell’incontro

Lo slogan del convegno: Se lo sai…Puoi!. Spesso, pur sapendo di avere qualche problemino fisico, decidiamo di non informarci, di non approfondire. Peggio ancora, sebbene il nostro fisico ci mandi dei segnali noi decidiamo di ignorarli, di non intervenire. Le conseguenze diventano spesso critiche e, col senno di poi, richiamo di dover ammettere che si sarebbero potute evitare. Dunque, dare importanza alla prevenzione e impegno nella diffusione di questo messaggio di adesione alla prevenzione.

Hanno argomentato la dott.ssa Giuseppa Scandurra, direttore UOC Oncologia medica del Cannizzaro, le colleghe oncologhe dott.ssa Helga M.P. Lipari e dott.ssa Rosa G. Calderone e la dott.ssa Sonia La Spina, psicologa dell’ospedale. Le relatrici, giovani e fortemente motivate, hanno saputo rendere l’incontro piacevole e molto interessante elargendo, tra un sorriso e l’altro, importanti consigli sulla prevenzione e gli stili di vita in materia di oncologia medica.

Incontro al Cannizzaro sulla prevenzione oncologica:
il supporto di AVULSS e ACTO ai malati e alle loro famiglie 

L’AVULSS (Associazione per il Volontariato nelle Unità Locali dei Servizi Socio-Sanitari) fondata da don Giacomo Luzzietti 45 anni fa, è arrivata a Catania pochi anni dopo. È un’associazione libera, autonoma, che si ispira appunto ai valori cristiani. Chi ne fa parte ha preso l’impegno di dedicare parte del proprio tempo al servizio di coloro che si ritrovano a vivere momenti di fragilità come le malattie e i disagi sociali.incontro su prevenzione oncologica ospedale Cannizzaro

L’Avulls opera presso tutti gli ospedali di Catania e presso alcune RSA. Inoltre, opera in rete con altre associazioni presenti sul territorio sostenendo progetti la cui realizzazione ha come scopo l’affermazione della dignità umana, dell’uguaglianza e della solidarietà.

L’ACTO (Alleanza Contro il Tumore Ovarico) si è costituita nel gennaio 2021. Una grande rete nazionale presente in otto regioni d’Italia. Un’associazione che nasce dalla collaborazione tra medici e pazienti che, attraverso l’informazione e la prevenzione, vuole combattere insieme contro il tumore ovarico e i tumori ginecologici in genere. L’associazione si occupa inoltre di dare supporto alle pazienti e ai loro familiari durante il percorso terapeutico.

Il tumore ovarico è, infatti, una malattia molto difficile da diagnosticare. A differenza di altri tumori che hanno già degli screening ben consolidati ed una cultura avanzata, il tumore ovarico è una patologia rara, misconosciuta. Pertanto, quando viene riscontrato si trova già in uno stadio avanzato. Per questo le associazioni come ACTO si prodigano nel fornire tutte le informazioni necessarie alle donne sugli screening da effettuare e su una necessaria prevenzione primaria da attuare.

Incontro al Cannizzaro: la prevenzione oncologica, una responsabilità verso sé stessi

Uno studio pubblicato nel 2019 forniva dati sconfortanti. Su un campione rappresentativo della popolazione femminile italiana, composto da 1300 donne dell’età compresa fra i 30 e i 65, la percentuale più alta dei casi che non fanno prevenzione è riconducibile alla paura degli esiti. Segue la pigrizia, l’imbarazzo, fino ad arrivare a chi non ha tempo o pensa di non averne bisogno.

È stato reso noto, inoltre, durante l’incontro che al Sud si muore di patologie neoplasiche molto più che al Nord Italia? Il perché? Semplice ma anche piuttosto triste. La popolazione meridionale aderisce molto meno di quella settentrionale ai programmi di screening. Questo causa un ritardo diagnostico importante. L’Emilia-Romagna, ad esempio, è la regione che aderisce più di tutte agli screening ed alle vaccinazioni.

Oggi parliamo di empowerment. Nell’ambito della prevenzione della salute, è quel processo attraverso il quale le persone e le comunità acquisiscono un maggiore controllo rispetto alle decisioni e alle azioni riguardanti la propria salute. Il prefisso em viene utilizzato con il significato di “mettere nella condizione di” o “andare verso, riferendosi quindi ad un movimento propositivo verso qualcosa. Power, sta per potere. Ment, definisce al tempo stesso un processo ma anche un risultato.

Imparare a conoscersi, imparare a percepire i cambiamenti del nostro corpo, a distinguere i segnali che esso ci invia è fondamentale ed è una responsabilità verso noi stessi. La promozione della salute è, dunque, quel processo che mette in grado le persone di aumentare il controllo sulla propria salute e migliorarla. Promuovere la salute, vuol dire imparare a volersi bene.

 

Cristiana Zingarino

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