Otium et negotium 13 / Ombre sulla Meridiana della Cattedrale dopo il solstizio d’inverno

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L'ombra del campanile di San Pietro si proietta sulla finestra della cappella di Santa Venera

Pubblichiamo una nuova riflessione di Nino Ortolani sulla meridiana della Cattedrale di Acireale, con delle osservazioni, per così dire, esterne, che servono ad approfondirne lo studio e la conoscenza.

  Carissimo lettore,

per fornirti qualche ulteriore approfondimento sullo studio della meridiana, ho voluto scattare qualche foto della facciata orientale della Cattedrale nelle vicinanze del solstizio d’inverno.

Foto 1 – L’ombra del campanile di San Pietro si proietta sulla finestra della cappella di Santa Venera

Il primo gennaio il Sole è ancora basso sull’orizzonte, così poco dopo mezzogiorno si è osservata con chiarezza l’ombra del campanile della Basilica di San Pietro proiettata sulla finestra ottagonale che sovrasta la Cappella di Santa Venera. Sulla copertura della Cappella, nel lato orientale, si trova praticato il foro gnomonico della meridiana.

La prima foto è stata scattata qualche minuto dopo mezzogiorno; pertanto l’ellisse luminosa, all’interno della Cattedrale, era già passata dalla meridiana e si spostava lentamente verso oriente.

Foto 2 – L’ombra del campanile di San Pietro spostata più a destra, in una posizione che potrebbe oscurare il foro gnomonico della meridiana

La seconda foto è stata scattata dopo circa venti minuti dalla prima. In essa si vede l’ombra spostata notevolmente a destra della finestra ottagonale. Quasi sicuramente il foro gnomonico sarà stato coperto dall’ombra del campanile.

Col passare dei giorni, alzandosi il Sole sull’orizzonte, l’ombra del campanile andrà via via abbassandosi, abbandonando così la copertura della cappella di Santa Venera.

Nella pubblicazione del n° 10 di “Otium et negotium” (https://www.vdj.it/?p=44302) si conveniva che le osservazioni del mezzogiorno locale, effettuate nella Cattedrale, aiutano ad approfondire parecchie nozioni di astronomia.

Nella speranza di proseguire insieme queste osservazioni ricevi cari saluti.

Nino Ortolani

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