Otium et negotium 17 / Il Magnificat, inno di lode, ringraziamento e riconoscimento della potenza di Dio

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Raffaello: Visitazione

 Carissimo lettore,

“Fecit potentiam in brachio suo”: così canta la Madonna nel Magnificat. È riduttiva la traduzione: “ha spiegato la potenza del suo braccio”; meglio: “ha manifestato quanto è potente il suo braccio”. Il Magnificat è lode, adorazione, ringraziamento a Dio “onnipotente”, cioè a “Dio Forte e Potente al quale nulla è impossibile” (C.C.C. n. 50). Tutto questo bisogna tener presente quando si contempla il secondo mistero del gaudio.

Raffaello: Visitazione

“Ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore, ha rovesciato i potenti…, ha ricolmato di beni gli affamati…”: è la sintesi della storia dalla creazione, da quando, cioè, l’umanità, per il vizio capitale della superbia (C.C.C. n. 398), ha ceduto alla lusinga di diventare come Dio; e poi è stata costruita una torre illudendosi di raggiungere il cielo; e poi di seguito fino al momento in cui l’umile “Fanciulla di Nazaret” ha constatato di essere incinta senza “aver conosciuto uomo”.

La Madonna certamente non immaginava gli sviluppi di Colui che portava in grembo. Quanti miracoli compiuti negli ultimi tre anni della vita terrena da Gesù! Perfino tre morti risuscitati e il miracolo, poco prima di morire, della conversione del Buon Ladrone. Ma il miracolo per eccellenza è la Risurrezione.

Botticelli: Madonna del Magnificat

Esso rappresenta il centro di tutta la storia: sintesi di quanto lo precede e di quanto lo seguirà fino alla fine dei tempi, fino alla risurrezione dei morti, come si recita nel credo. Ma quello che a ciascuno di noi importa è che si avrà la risurrezione “del nostro corpo” (C.C.C. n. 131).

Nella prima catechesi dopo Pasqua, il Papa ha detto “Gesù risorto è vivo”. Allora, se Gesù è vivo e vicino a noi, si può ripetere, come faceva san Josemaria ogni giorno: “Signore mio e Dio mio, credo fermamente che sei qui, che mi vedi, che mi ascolti, ti adoro con profonda riverenza…”

Ricevi cari saluti da

Nino Ortolani

 

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