Otium et negotium 5 / La devozione alla Madonna, strada sicura per la salvezza in Cristo

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L'effigie di Maria SS.ma Bambina, che si venera nella chiesa di S. Maria degli Angeli (Cappuccini) in Acireale

Nel giorno della ricorrenza della Natività di Maria (la cui festività è peraltro molto sentita ad Acireale), pubblichiamo la quinta riflessione del nostro collaboratore Nino Ortolani, dedicata proprio alla Madonna. Sottolineiamo, come già rilevato nella prima riflessione, il carattere epistolare di queste pubblicazioni, per cui, chi vuole, può interloquire con l’autore, anche attraverso la nostra testata, postando un commento. Il nostro Nino Ortolani sarà ben lieto di rispondere.

L'effigie di Maria SS.ma Bambina, che si venera nella chiesa di S. Maria degli Angeli (Cappuccini) in Acireale
L’effigie di Maria SS.ma Bambina, venerata nella chiesa di S. Maria degli Angeli (Cappuccini) in Acireale

Carissimo lettore,

“Omnes cum Petro ad Jesum per Mariam”: ecco una bella giaculatoria che costituisce un invito a puntare alla salvezza (Gesù Cristo) molto vicini al Papa percorrendo la strada sicura costituita dalla devozione alla Madonna. La ripeteva spesso San Josemarìa Escrivà, e suggeriva frequentemente di ripeterla. Sulla bellezza del latino che permette di sintetizzare un lungo discorso con una sola parola, potrai ampiamente scrivermi. Sono ancora in attesa di tuoi suggerimenti su come sono vissute le feste dei santi dalla tradizione popolare.

Vorrei, in questa lettera, conversare con te sulla devozione alla Madonna.

Maria è madre della Chiesa perché “Gesù, morente in croce, l’ha indicata come madre al discepolo con queste parole: ‘Ecco la tua madre’(Gv 19, 27)”. CCC n. 196.

Se è vero quanto dicevamo nell’ ultima lettera sulla comune devozione allo Spirito Santo che hanno avuto tutti i santi, altrettanto si può dire sulla loro devozione alla Madonna. Tale devozione risale certamente agli inizi della Chiesa. Infatti è dei primissimi secoli del cristianesimo la preghiera “Sub tuum praesidium” e tra i primi documenti conciliari c’è la definizione “Madre di Dio”. Dalle nostre parti è grande la familiarità con la Madre celeste, tanto che sono frequenti espressioni come “bedda Matri” o “Matri di Diu”.

L'immagine dalla Madonna della Catena, che si venera nella Chiesa Madre di Acicatena
L’immagine dalla Madonna della Catena, che si venera nella Chiesa Madre di Acicatena

L’estate è piena di feste alla Madonna. Fino all’otto settembre: “Festa da Bammina”, è un susseguirsi di ricorrenze in cui, in quasi tutti i paesi della Sicilia, si può ammirare una statua della Madonna (“a Matri di Diu”) sull’altare. Per ferragosto, poi, molte città e paesi onorano la loro Patrona: Madonna della Lettera a Messina, della Catena ad Acicatena, per non dire di Randazzo e di molte altre città e paesi.

Per la Chiesa nel ferragosto si celebra la solennità dell’Assunzione della beata Vergine Maria. Risale all’1 novembre 1950 la definizione dogmatica relativa a questa verità di fede compiuta dal papa Pio XII: Maria santissima è stata assunta in corpo e anima in Cielo. “Maria è accolta in Cielo, figlia di Dio Padre, madre di Dio Figlio, sposa di Dio Spirito Santo. Più di Lei, soltanto Dio”. (Josemaria Escrivà, È Gesù che passa, n. 171). Nella liturgia del giorno si legge: “Un segno grandioso apparve in cielo: una donna ammantata di sole, con la luna sotto i piedi e sul capo una corona di dodici stelle.”

Benedetto XVI nel 2007 così commentava: la donna “è Maria che vive in Dio totalmente, circondata e penetrata dalla luce di Dio. Circondata dalle dodici stelle, cioè dalle dodici tribù di Israele, da tutto il popolo di Dio, da tutta la comunione dei santi, e ai piedi la luna, immagine della morte e della mortalità (…). E così, posta nella gloria, avendo superato la morte, ci dice: Coraggio, alla fine vince l’amore! La mia vita era dire: ‘sono la serva di Dio’, la mia vita era dono di me, per Dio e per il prossimo. E questa vita di servizio arriva ora nella vera vita”.

Quando riceverai la presente l’estate sarà per finire, se non è già finita, e sarà ripresa l’attività lavorativa a pieno ritmo. Nell’attesa di un tuo riscontro ricevi cari saluti.

Nino Ortolani 

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