Carissimo lettore,
“Dolcetti o scherzetti?” Con queste due paroline un gruppetto di ragazzi entra in una pasticceria con vestiti da fare spaventare seguendo la moda della festa di Halloween. Il cassiere li invita ad andare a cambiarsi e poi, al ritorno, avrebbe loro regalato “nucatuli e mustazzoli”: dolci tipici della “Festa dei Morti”. Questa del due novembre è una festa dei bambini che, al risveglio, trovano regali, dolci gustosissimi, frutta, ecc… Incontrandosi si chiedono reciprocamente quale dono fosse loro pervenuto da parte dei parenti defunti.
A molti non va giù la nuova festa importata dall’America, e si racconta che nella notte della vigilia della festa di tutti i Santi, negli anni scorsi, ci siano stati diversi omicidi.
Vorrei segnalarti una iniziativa delle scuole del messinese. Mi è pervenuta copia di una lettera inviata ai genitori e ai docenti dell’Istituto Comprensivo “Anna Rita Sidoti” di Gioiosa Marea, firmata dai dirigenti scolastici della provincia di Messina, con oggetto: “In difesa delle nostre tradizioni siciliane – Halloween non è la nostra festa”. Nella lettera c’è l’invito a dedicare i giorni precedenti alla commemorazione dei defunti alla riscoperta delle nostre tradizioni. Su questa stessa linea è apparso, qualche anno fa, nel quotidiano “La Sicilia”, un articolo del compianto prof. Giuseppe Giarrizzo, docente emerito di storia moderna dell’Università di Catania. Ma anche sabato scorso, 29 ottobre, “La Sicilia” ha dedicato una pagina a questa duplicità “Festa dei Morti – Halloween”.
Ti sarei grato se potessi farmi pervenire qualche tua considerazione su queste tradizioni popolari che si stanno perdendo.
Cari saluti da
Nino Ortolani