Pace / La riflessione di Francesco Pira sul messaggio di Papa Francesco

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Papa Francesco pace foto

Francesco Pira riflette su come, anche dall’ospedale, il Papa non smetta di appellarsi alla pace ed all’importanza di parole e tecnologia.

Il progresso tecnologico ha portato enormi benefici, ma, quando utilizzato per scopi distorti, può avere conseguenze devastanti. L’intelligenza artificiale, in particolare, sta assumendo un ruolo centrale nelle guerre moderne, dove droni autonomi e robot killer sono diventati protagonisti in conflitti come quello russo-ucraino e in Medio Oriente. Mentre il progresso si evolve, Papa Francesco continua a farsi voce di un messaggio di pace, richiamando costantemente l’umanità alla riflessione sulla fragilità e sulla necessità di un cambiamento nella direzione presa dal mondo.

Pira / Papa Francesco: comunicare con cuore e semplicità

La comunicazione è sempre stata uno dei tratti distintivi del suo pontificato. Fin dall’ inizio del suo cammino da Papa, ha saputo raccontare storie che toccano le corde più profonde della contemporaneità. Con il suo stile unico, fatto di microstorie, ha saputo affrontare temi cruciali come la migrazione, la protezione dell’ambiente, la guerra, l’educazione, la Santità e tanto altro, senza mai perdere di vista la semplicità.

Un Papa straordinario nel suo ruolo di storyteller, che ha saputo trasmettere messaggi universali con una trasparenza che solo una figura di grande profondità umana come lui poteva esprimere. La sua capacità di comunicare, infatti, è diventata la sua forza. Attraverso questa sincerità, è riuscito a parlare a tutti, in tempo reale, raggiungendo i cuori delle persone. Passo dopo passo, è riuscito a entrare nell’animo di ognuno di noi, senza distinzioni di credo o appartenenza. Un Papa che percepisce il dolore della nostra umanità e ha la capacità di capire quali sono le difficoltà e le sfide del nostro tempo.

Pira / Le condizioni di salute di Papa Francesco e il suo appello di Pace

Tutti sappiamo che il Santo Padre è stato ricoverato d’urgenza il 14 febbraio, dopo che una bronchite cronica, durata una settimana, si è trasformata in una polmonite bilaterale. Le sue condizioni di salute stanno migliorando e la sua infezione respiratoria si sta attenuando. I fedeli continuano a radunarsi per pregare per il Pontefice. Negli ultimi giorni, i media hanno diffuso la lettera che Papa Francesco ha inviato al Corriere della Sera. Le sue parole trasmettono il suo pensiero sulla guerra e sottolineano quanto siano determinanti le nostre espressioni verbali. Inoltre, ci invita a fermarci e a guardare il mondo da una prospettiva diversa, lontana dalla violenza e dall’indifferenza.

Datata 14 marzo, la missiva è indirizzata al direttore Luciano Fontana, che aveva precedentemente inviato al Papa un messaggio di auguri, chiedendogli se desiderasse fare un appello. Il testo della lettera è stato riportato dall’ANSA: “Caro direttore, desidero ringraziarla per le parole di vicinanza con cui ha inteso farsi presente in questo momento di malattia nel quale, come ho avuto modo di dire, la guerra appare ancora più assurda.

Pira / “L’importanza delle parole” nel messaggio di Pace del Papa Francesco

La fragilità umana, infatti, ha il potere di renderci più lucidi rispetto a ciò che dura e a ciò che passa, a ciò che fa vivere e a ciò che uccide. Forse per questo tendiamo così spesso a negare i limiti e a sfuggire le persone fragili e ferite: hanno il potere di mettere in discussione la direzione che abbiamo scelto, come singoli e come comunità. Vorrei incoraggiare lei e tutti coloro che dedicano lavoro e intelligenza a informare, attraverso strumenti di comunicazione che ormai uniscono il nostro mondo in tempo reale: sentite tutta l’importanza delle parole. Non sono mai soltanto parole: sono fatti che costruiscono gli ambienti umani. Possono collegare o dividere, servire la verità o servirsene.

Dobbiamo disarmare le parole, per disarmare le menti e disarmare la Terra. C’è un grande bisogno di riflessione, di pacatezza, di senso della complessità. Mentre la guerra non fa che devastare le comunità e l’ambiente, senza offrire soluzioni ai conflitti, la diplomazia e le organizzazioni internazionali hanno bisogno di nuova linfa e credibilità. Le religioni, inoltre, possono attingere alle spiritualità dei popoli per riaccendere il desiderio della fratellanza e della giustizia, la speranza della pace. Tutto questo chiede impegno, lavoro, silenzio, parole. Sentiamoci uniti in questo sforzo, che la Grazia celeste non cesserà di ispirare e accompagnare”.

Progresso tecnologico e riscoperta dei valori fondamentali 

In un’epoca segnata dall’evoluzione della scienza e dalla crescente polarizzazione, il messaggio di Papa Francesco è forte ed incisivo. L’intelligenza artificiale dovrebbe essere utilizzata per supportare il prossimo e non per alimentare conflitti. La speranza è che i leader mondiali ascoltino i suoi appelli e lavorino per promuovere la pace e la solidarietà, in un periodo storico in cui l’individualismo e la divisione sembrano prevalere.

La nostra responsabilità è riscoprire i valori fondamentali dell’amore, della cooperazione e del dialogo. L’umanità non può rimanere indifferente alle sofferenze, specialmente dei più vulnerabili, come i bambini, che sono le vere vittime delle guerre.

Educare alla pace anche tramite la tecnologia

Le soluzioni passano innanzitutto dalla volontà di intraprendere un cammino di dialogo autentico e costruttivo, dove le diplomazie siano sincere e impegnate a risolvere gli scontri bellici attraverso negoziati pacifici. È essenziale investire nella prevenzione dei conflitti, promuovendo l’educazione alla pace e alla comprensione reciproca, in modo che le nuove generazioni possano crescere con valori di giustizia e solidarietà.

La cooperazione tra le religioni, come sottolineato dal Papa, può svolgere un ruolo cruciale nel riaccendere la speranza e il desiderio di fraternità. Inoltre, l’integrazione di tecnologie per la pace, come l’intelligenza artificiale al servizio del bene comune, potrebbe portare a innovazioni che migliorano la vita delle persone.

Costruire un domani migliore 

In questo scenario, il messaggio di speranza di Papa Francesco risiede nel fatto che, nonostante le difficoltà, esiste un potenziale immenso nell’unità e nel desiderio collettivo di costruire un domani migliore. Se riusciremo a mettere da parte gli egoismi e ad ascoltare l’appello alla pace che risuona potente e chiaro, potremo dare vita a una realtà in cui la solidarietà e il rispetto reciproco prevalgano su ogni forma di violenza e distruzione.

 Francesco Pira pace

 

Francesco Pira, delegato del Rettore per la comunicazione all’Università di Messina. Professore di Comunicazione e giornalismo presso l’Università di Messina e coordinatore didattico del master in Social Media Manager del Dipartimento di civiltà antiche.