Palermo / Alberto di Monaco estasiato del “Massimo” e della cucina siciliana

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Alberto di Monaco a Palazzo Chiaramonte, Palermo

Si è conclusa a tavola la permanenza a Palermo del principe di Monaco Alberto II, che era stato accolto a Palazzo Chiaramonte-Steri dal rettore dell’Università di Palermo, Massimo Midiri, alla presenza di Anne Eastwood, ambasciatrice del Principato di Monaco in Italia, della direttrice generale della Ciesm, Laura Giuliano, e da Tidiani Couma, delegato nazionale di Monaco.

Tra la Sicilia e il Principato di Monaco esiste storicamente un forte legame fatto di amicizia e collaborazione. La stessa Università degli studi di Palermo, un paio di anni fa, ha conferito la laurea magistrale honoris causa al principe Alberto II di Monaco per la grande sensibilità che sempre ha dimostrato nei confronti delle tematiche ambientali.  Soprattutto a quelle legate al bacino mediterraneo e alle regioni polari“.Alberto di Monaco a Palermo

Lo ha detto il presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Gaetano Galvagno, ricordando che il principe si è distinto per la profonda consapevolezza della necessità di preservare il Mediterraneo con l’impegno, attraverso la sua Fondazione. Nel contrasto ai cambiamenti climatici, alla desertificazione e alla promozione dei poli per la salvaguardia della biodiversità marina e l’uso delle energie rinnovabili.

Alberto di Monaco al congresso del Ciesm

Oltre 400 scienziati, provenienti da 23 Paesi, si sono riuniti nel capoluogo siciliano per fare il punto sulle recenti attività della commissione. E vagliare nuove opportunità e rafforzare la cooperazione scientifica sulle questioni marittime.

Il Ciesm è la Commissione internazionale per l’esplorazione scientifica del Mediterraneo. Unisce 23 Stati membri, centinaia di Istituti marini e migliaia di ricercatori marini di tutte le sponde del bacino. E, da sempre, si occupa di promuovere e collaborare con migliaia di scienziati marini provenienti da culture diverse, per rispecchiare la nostra eredità mediterranea, grazie alla visione di potenza e alleanza di ricercatori senza frontiere.

Alberto di Monaco con lo chef Gianvito Gaglio
Alberto di Monaco con lo chef Gianvito Gaglio

La diversità come mosaico di idee. Diversità di soluzioni. Dobbiamo essere fieri delle nostre differenze: finché ci sarà rispetto e dialogo, si produrranno scintille di inventiva e creatività“. Lo ha detto il principe Alberto II di Monaco, aprendo i lavori a Palazzo dei Normanni, in occasione del 43esimo congresso del Ciesm.

Al termine dell’incontro, il principe e la sua delegazione hanno visitato lo Steri. E si sono soffermati anche su una delle opere più celebri esposte: “La Vucciria” di Renato Guttuso.

La sosta al ristorante per assaporare i prodotti tipici con un menù dedicato

Dopo la convention, il principe Alberto II di Monaco, si è fermato a cena per assaporare i prodotti tipici di Sicilia. Nel ristorante “Ai Giardini del Massimo” lo chef Gianvito Gaglio ha ideato un menu speciale appositamente per lui.

ravioli di broccoli arriminati
Ravioli di broccoli “arriminati”, un primo piatto assai gradito dal principe

Per cominciare, l’antipasto, a cui è stato servito l’amuse bouche, termine francese che, tradotto letteralmente, significa “diverti-bocca”. A seguire, un caciocavallo all’argentiera con senape e peperoni in agrodolce, tipica ricetta siciliana, per raccontare tutta l’anima della nostra isola.

Un antipasto semplice e veloce da preparare, con le fette di caciocavallo ragusano rosolate in padella con aceto, zucchero, uvetta, origano e cannella, da completare con granella di pistacchio. Per completare l’antipasto, un’arancina di cous cous al brodo di scorfano, mango e olio di oliva.

A seguire, i primi, con i cavatelli catanesianciova rossa e mollica atturrata” e i ravioli di broccoliarriminati”, lampuga, pinoli e brodo allo zafferano.  Per secondo, un roll di ricciola, riduzione al passito e bieta allo scottadito, accompagnati da calici di vini bianchi e rossi dell’Etna.

Alberto di Monaco con il team del ristorante I Giardini del Massimo
Alberto di Monaco con il team del ristorante I Giardini del Massimo

Per finire, il dessert, un must di Gianvito Gaglio, denominato “Il regno delle Due Sicilie“, un dolce che racchiude le essenze di Sicilia, Puglia e Campania, un babà con tarallo al pistacchio e ricotta, arancia e cioccolato di Modica.

Visita conclusiva al teatro Massimo di Palermo

Al termine della cena, una visita esclusiva al teatro Massimo con un ospite d’eccezione, Ettore Artioli, direttore esecutivo della Fondazione Teatro Massimo.

Il principe è rimasto folgorato dalla bellezza del teatro palermitano e della cucina made in Sicily, raccontata e fatta gustare dal talentuoso chef dei Giardini del Massimo, Gianvito Gaglio.

 

                                                                                                               Giusy Giacone

 

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