Palermo / Il BarConi, gelateria sociale nel cuore di Ballarò, ha cambiato la vita di tre migranti

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Malick serve il gelato nella gelateria Barconi

Sono giunti in Sicilia da Gambia, Ghana e Costa d’Avorio, le loro storie non sono semplici da raccontare ma a Palermo hanno trovato un posto sicuro nel mondo, iniziando un percorso lavorativo quasi un anno fa da BarConi, la gelateria sociale e pasticceria di Moltivolti, impresa sociale nel cuore di Ballarò.

Malick, Leslie e Christine – recita una nota illustrativa – sono poco più che ventenni. E dall’apertura di BarConi hanno intrapreso un percorso di empowerment, formazione e apprendistato che ha come obiettivo la formazione professionale. E anche l’acquisizione delle competenze per imparare a gestire una gelateria e pasticceria, dalla produzione alla vendita. Un progetto sociale che punta ad integrare all’interno della comunità economica del mercato giovani palermitani insieme a donne e uomini migranti provenienti dall’africa centrale e dal Maghreb.

Malick
Malick prepara un cono

BarConi, paura del passato e speranza del futuro

“Per me la parola “Barconi’ è associata a ricordi molto brutti, al mio viaggio nel Mediterraneo – racconta Alagie Malick, che si occupa della gelateria con insieme a Leslie e Christine. – Eppure questa parola oggi significa speranza. Avevo 16 anni quando mi sono messo in viaggio e ci sono voluti cinque mesi per raggiungere Pozzallo, è stata molto dura. Ma oggi sono responsabile di una gelateria in Piazza Mediterraneo e anche questa è una cosa che mi fa sperare”.

Un anno di studio, dedizione e passione che nonostante qualche difficoltà si è rivelato estremamente positivo per tutto il team. “Un anno davvero importante per tutti noi – continua Malick – in cui ho imparato molte cose nuove e in cui mi è stato affidato un ruolo importante: quello di responsabile. Ho imparato a servire il gelato, a gestire la cassa, e tanto altro. Ma la cosa che mi ha sempre colpito è la fiducia che ci hanno dato fin dall’inizio. I migranti spesso sono visti soltanto come persone da aiutare, non come persone che possono fare qualcosa e che hanno un valore.  Credo che durante questo anno siano cambiate delle cose dentro di me. Ho conosciuto delle cose nuove di me e penso che questo lavoro mi valorizzi molto”.

Il personale di BarConi
Il team di BarConi

Dopo la chiusura stagionale, BarConi riapre i battenti

“Essere un responsabile significa prestare attenzione alle esigenze di tutti, cercare di soddisfare sia i doveri dall’alto che i bisogni dal basso. E’ necessario imparare a mettersi nei panni degli altri, ed è una cosa molto bella. Spero che un giorno Barconi possa aprire in tutto il mondo. Chissà, magari un giorno apriremo la nostra gelateria a Palermo o nei nostri paesi, in Ghana, in Mali, o in Costa d’Avorio o ovunque vorremmo. È bellissimo essere liberi di fare quello che si vuole della propria vita”.

Sabato 1 aprile, dopo una breve chiusura stagionale, BarConi riaprirà i battenti. Ad arricchire l’offerta ci sarà oltre al gelato, anche una piccola produzione di dolci, torte e lievitati da colazione a cura dello chef di Moltivolti Antonio Campo e della pasticciera Mara Gorgone.
La mission di Barconi è quella di offrire una risposta e un sostegno concreto a tanti giovani migranti, ricattati da norme e decreti sempre più stringenti che guardano al contratto di lavoro come unico strumento per vivere in un paese diverso da quello di provenienza. E delineare inoltre modelli di impresa e sviluppo più sostenibili e che tengano in considerazione prospettive di lavoro più eque, più solidali e più giuste.

Un’ impresa sociale che offre lavoro e aggregazione

BarConi è un bar-gelateria e un progetto di impresa sociale realizzato grazie al sostegno della Fred Foundation con sede in Olanda e dalla Fondazione Svizzera Haiku Lugano, che si avvale del supporto tecnico di Antonio Cappadonia, uno dei più noti maestri gelatieri in Italia, vincitore di innumerevoli premi e riconoscimenti che ha recentemente sviluppato il suo format di gelaterie artigianali a Palermo.

BarConi punta a diventare un punto di dolce ritrovo per turisti, avventori del mercato e abitanti del quartiere per gustare un ottimo gelato artigianale. Ma anche per la colazione o per bere un caffè in un angolo speciale di Ballarò: piazzetta Mediterraneo.
Un luogo strappato all’incuria, che nel corso degli ultimi anni è stato a più riprese ‘adottato’ dalla comunità del quartiere. Ripulito da immondizia e detriti e tenuto in vita dagli abitanti e dai commercianti della zona. Essi ne hanno fatto una graziosa piazzetta in cui godersi una birra o un panino con le panelle. E da adesso anche un ottimo gelato artigianale.

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