Don Corrado Lorefice è il nuovo arcivescovo di Palermo.
Il successore del card. Paolo Romeo (già dimissionario per raggiunti limiti d’età da più di due anni) è stato nominato oggi da Papa Francesco, con un annuncio a sorpresa che è stato dato in contemporanea, alle ore 12, a Palermo dallo stesso card. Romeo e a Noto (diocesi d’origine del neo-arcivescovo) dal vescovo mons. Antonio Staglianò, mentre contestualmente a Roma usciva “L’Osservatore Romano”, l’organo ufficiale della Santa Sede che riporta le nomine dei nuovi vescovi. Dopo le numerose indiscrezioni trapelate nei giorni scorsi, era quasi scontata la nomina del nuovo arcivescovo. Il fatto stesso che oggi, sia a Palermo che a Noto, fossero state convocate per mezzogiorno delle assemblee straordinarie, ne era la riprova.
Il nuovo arcivescovo di Palermo, Corrado Lorefice, 53 anni, è originario di Ispica ed è attualmente parroco della chiesa madre di S. Pietro a Modica e vicario episcopale per la pastorale della diocesi di Noto. È inoltre docente di Morale presso l’Istituto teologico San Paolo di Catania ed ha scritto un libro su don Pino Puglisi dal titolo La compagnia del Vangelo. Discorsi e idee di don Pino Puglisi a Palermo. È noto per essere da sempre vicino agli ultimi, un “prete di strada”, come viene definito da qualcuno e come lo era lo stesso don Pino Puglisi. Questo, oltre al fatto di essere estraneo agli interessi di Curia, pare che sia stato uno dei motivi che abbiano indirizzato il Santo Padre nella scelta di questo sacerdote quale pastore della più importante diocesi siciliana, confermando quanto Papa Francesco ami agire al di fuori di qualunque schema e tradizione. Il nome di don Corrado sarebbe stato suggerito al Papa – secondo le solite indiscrezioni dei “ben informati” – da don Luigi Ciotti (fondatore di “Libera”) e da mons. Nunzio Galantino, segretario della Conferenza Episcopale Italiana.
Un’altra nomina episcopale ufficializzata oggi è quella di mons. Matteo Zuppi, 60 anni, ex parroco di Trastevere e attuale ausiliare di Roma, ad arcivescovo di Bologna, in sostituzione del card. Carlo Caffarra, anch’egli dimissionario per raggiunti limiti d’età.
Nino De Maria
